DESIDERO inserire ancora la foto di questo albero che ho utilizzato per la presentazione di Gaetanina Aranzulla, un albero lacerato nel tronco-corpo ma che, nonostante la grande ferita, riesce ancora ad esplodere in una fluente chioma.
Non è un caso questa scelta , poiché credo, dopo aver visto insieme a Voi le opere di Ina ed aver letto la Sua breve presentazione, rappresenti degnamente la protagonista .
Ho già anticipato che non conosco Gaetanina Aranzulla, nel reale, ma, paradosso ...poco anche nel virtuale, poichè ho avuto modo solo di scambiare poche parole via mail e tutte molto succinte ( come sapete, non amo essere invadente, e non chiedo). Se mi si racconta, ascolto, ma non sono solita chiedere cosa si cela dietro alle poche parole scritte in modo, forse, un pochino riservato.
Sono stata contattata direttamente da Ina ed è stata Lei stessa a chiedermi di essere inserita in questo spazio e figuriamoci se non ho acconsentito!
Mi sono chiesta, quando ho visto le immagini, il perchè di opere così meste, così tristi, seppur romantiche e sognatrici...ma subito dopo mi è arrivato il breve scritto che rispondeva in toto alle mie domande... la pittura quale terapia e di uscita (se così si può dire ) da un forte dolore che lacera il cuore e la vita stessa.
..e così questa personale ha preso corpo, ha colto in pieno l'essenza di questa donna-artista così fortemente scossa. Non so, non conosco la causa del dolore, ma credo che non sia difficile da comprendere scorrendo man mano le varie immagini.
Ina è intima con le sue opere, sembra che il suo pennello accarezzi la tela, spesso con colori monocromatrici, colori sfumati-annebbiati...come evanescenza del pensare, del sentire...e con essi cerca la complicità per quella strada di non ritorno, ma che necessariamente deve trovare una via di uscita per evitare il baratro.
La ricerca dunque della serenità (per quel che è possibile)cercando di sviscerare tutto il suo sentire su una tela bianca.
Le opere inserite risalgono a qualche anno fa, e vediamo colori piuttostoi mesti ... oggi Ina utilizza colori brillanti , spontanei e se vogliamo, la sua tavolozza si riempie di altre essenze, che non sono necessariamente quelle del ricordo, ma di una visione naturale, un insieme di odori e profumi che diventano il suo vivere di oggi.
Una nuova volontà, una necessaria volontà e la presa di coscienza di quel che è stato e che non sarà, ma che lascia comunque uno sbocco all'ancora...
Ho condiviso con Ina questo suo percorso ed ho tenuto in modo particolare alla sua mostra on-line, permettendomi anche di invitare credo due amiche a lasciare un commento (cosa che di solito non amo fare) , perchè volevo assolutamente che questo suo "mettersi in mostra" fosse sereno e gratificante...un imput a continuare a dipingere ed a trovare nella pittura un futuro sempre più roseo.
Grazie Ina...per averci regalato qualcosa di tuo...del tuo intimo.
Carla Colombo
4 agosto 2011
INA RINGRAZIA
.Il mio è stato un mostrare nella semplicità quello che un cuore umano sente, non potendo arrivare a farsi comprendere con le parole.
Ognuno ha voluto e ha cercato di cogliere nei miei quadri quello che c'era dentro di me e di riflesso in quello loro.
Sono entrata in simbiosi con tanti e questo è semplicemente ed immensamente importante in questa vita fatta di apparenze.
Io andrò avanti nel rappresentare i miei momenti, i miei sentimenti, perchè è fondamentale emozionare, ma soprattutto emozionarsi, far scorrere nel proprio cuore quelle sensazioni che servono a rinfrancarlo e che lo preparano ad altre emozioni .
Grazie Carla, per i tuoi fiori, per la gioia che mostrano.
Un abbraccio Ina
8 agosto 2011
--
..ED IO DICO GRAZIE A TUTTI.
T H E E N D e Vi aspetto con la personale di Francesco Acciaro, con una sorpresa per qualcuno di Voi.