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martedì 2 ottobre 2012

Poesie lettura per amici artisti di Pino Palumbo

Posto d'onore...per gli amici Sandra Maccaferri e Tiziano Scarpel con le loro opere accompagnate dalle poesie-lettura di PINO PALUMBO 
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SANDRA MACCAFERRI 

"Ragnatela di sogni"

Come capelli d'argento
disegnati nel cielo
da mille ragnetti di ragione,
i sogni son trasportati dal vento
e sparsi come stelle nel cielo
si allontanano dalla ragione.
Come trame di rami
s'innalzano verso il sole,
lambendone il giallo riverbero,
intricandosi ai suoi gialli barlumi
e ardenti come raggi di sole,
aiutano a proseguir rettamente per il giusto sentiero.
Come riccioli di fumo
di giocose lucciole di cenere argentate
si levano in mulinelli evanescenti dal camino
e sospinti in su dalla leggera gravità,
i sogni dall'alto osservano in dentro il camino
del falò le lingue infuocate
della sferzante e graffiante realtà.
Come in una trama di ragno
i sogni si intrecciano in ragnatela,
traendo a sé chimere di un sogno sovrano
che verte ad attrarre la vita alla loro tela;
e pur se di finissimi fili fugaci di bava,
i sogni alimentano speranza
originando come il vulcano, lingue di lava,
per una evanescente sopravvivenza.
I sogni miei lì son tutti
in cima alla collina dentro 'la casetta,
focolare di famiglia e amici grati,
affinché dalla mera ragione sian protetti
e affinché possan prolificare
...e ché più della restringente realtà sian potenti.

Aprile 2012
Pino Palumbo


"Sogni"


Sogni
senza spigoli,
pieni grossi e tondi
...sogni
che morbidamente
si adagiano
sul fondo della nostra mente
per riaffiorare
quando sospinti dal nostro cuore.
Sogni
dai colori tenui,
di trasparenza d'acquerello
...sogni
dalle tinte liquefatte
si imprimono
con forza alla tela incolore
delle nostre vite
altrimenti asettiche senz'amore.
Sogni
bolle di sapone,
dai riflessi multicolore,
che al cielo s'innalzano
per sparire allo sguardo
nell'attraversare il riverbero del sole.
Sogni
palloncini colorati
scivolati dalle dita di un bimbo,
su tra l'azzurro a volare
accompagnati da uno sguardo
come a volerli fermare
...due occhi lucidi di pianto
...qualcuno scoppierà

…qualcun altro s'avvererà!

Giugno 2012
Pino Palumbo

TIZIANO SCARPEL 





"Venezia"

L'acqua del mare
mi appare qui azzurra,
come disinquinata
da un idealista pittore,
per rimarcarne della città dell'amore,
tutta la poesia disinibita
e del romanticismo lo splendore.
In essa vien riflessa l'immagine
dei profili dell'antiche dimore
e delle loro ornamentali effigie,
che in mente mi sovviene
la dolce e romantica pausa
d'amore e sentimento con te
...dalla consueta vita.
Su di essa silentemente
ondeggiano le nere e snelle imbarcazioni
all'uscio modestamente ormeggiate,
come imbrigliati cavalli davanti all'osterie
che attendono i loro cavalieri
prima che con leggiadrìa
in trottare aggraziato vadano per praterie.
A cavalcioni sui canal d'acqua riflessa,
minuti ponti con discreta vanità

ad unire calle, vicoli e case
in un presepio acquatico
di tranquilla e soave giovialità,
che al contempo espande lirica sentimentale
e malinconica poetica...l'amata città.
Tutto è contemporaneo
e tutto rievoca...antichità,
in un'altalena di sensazioni
e di emozioni di...poeticità.

 Giugno 2012
Pino Palumbo





"Campagna"

Passeggio assorto per le vie disseste
di ciottoli e buche... mal ripianate;
ai miei occhi luci e ombre di sole di primavera
che proietta oltre recinzioni di rete
fronde di germogli...sui cortili delle case.
Uscendo dal piccolo borgo
distese gialleggianti di grano;
è stupefacente quel che scorgo!
...alti colli e basse vette
a far guizzar lo sguardo umano
dal sentiero fino a...nuvole rarefatte.
Discese di colli arati
nelle linee che vanno ad intrecciarsi,
nei colori verde, giallo e arancio...contrastati;
orgogliosi tre pioppi a guardiani
all'abbazia sembran rivolgersi,
...che da lassù domina gli altipiani
da dietro l'aria appena sfumata
da una parvenza quasi estiva.
Volgo il mio sguardo e scorgo la verde piana
...il mio viso è d'espressione pacata,
con candore ella lievemente declina,
s'inabissa...e poi oltre i cespugli riaffiora,
cosicché essi paiono...spruzzi di cascata.
Roteo su me stesso e osservo,
da quel che vedo e godo...sono rinfrancato;
il mio pensiero va a quando in inverno
di bianco tutto era ammantato,
...colli, piane, cortili e strade
tutt'intorno era innevato,
...monti, pioppi e alberi tutti,
di bianco manto...dal riverbero argentato,
...finanche...sopra i tetti.
Mi soffermo qui da dove son ora
a ricordare e mirare con lo sguardo,
e lì il mio stupore pongo
...sulla quasi azzurra strada,
che verso il fondo si perdeva,
fin dove le case quasi si sovrappongono
in un paesaggio statico dell'appena...riposta sfera.

Giugno 2012 
Pino Palumbo


CHE NE DITE? 
SI PROSEGUE...NON ANDATE VIA :-) 
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(le immagini sono di esclusiva proprietà dei rispettivi autori)
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