febbraio 2019 -
IL NOSTRO AMICO ERMINIO GIRARDO NON E' PIU' FRA NOI. QUESTA PERSONALE ON.LINE RESTA UN RICORDO PER LA SUA ARTE E LA SUA BELLA PERSONA. GRAZIE ERMINIO
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Riprendo questo spazio artistico dedicando il mese di AGOSTO all'arte di ERMINIO GIRARDO.
IL NOSTRO AMICO ERMINIO GIRARDO NON E' PIU' FRA NOI. QUESTA PERSONALE ON.LINE RESTA UN RICORDO PER LA SUA ARTE E LA SUA BELLA PERSONA. GRAZIE ERMINIO
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Riprendo questo spazio artistico dedicando il mese di AGOSTO all'arte di ERMINIO GIRARDO.
Sono felicissima di averlo con me e di poter far conoscere a tutti coloro che passeranno da queste mie pagine la Sua espressione artistica, perché ritengo che Erminio Girardo, oltre a regalarci bellissime emozioni pittoriche e letterarie, sia anche un esempio di trasmissione di positività.
Non so perché ma quando sfoglio le sue molteplici opere pittoriche e le tante poesie che giornalmente e costantemente pubblica su facebook la prima impressione che sorge in me è di quanto abbia amato ed ami la vita.
Non so perché ma quando sfoglio le sue molteplici opere pittoriche e le tante poesie che giornalmente e costantemente pubblica su facebook la prima impressione che sorge in me è di quanto abbia amato ed ami la vita.
Mi piace poi averlo con me, e questa cosa che scrivo e mi scuso se la cosa sembrerà banale e neppure Erminio la conosce, essendo della classe del 1924, è un po' come stare in compagnia dei miei genitori che da parecchio anni sono volati altrove (papà del 1921 e la mamma del 1925).
Vorrei infatti dedicare questa personale a loro, proprio per il motivo sopra citato.
Scegliere alcune opere di Erminio fra le tantissime pubblicate su facebook non è stata cosa facile essendo tutte opere che si eguagliano in tecnica ed espressione artistica e quindi la scelta è stata puramente a pelle, così come per le poesie.
Erminio è un fiume in piena di colori e di parole...un'esplosione veramente di positività e di serenità, un vivere che esplode al primo impatto con i suoi colori sempre caldi e rassicuranti raffiguranti scorci della nostra bella e variegata Italia.
Non voglio però dilungarmi e desidero lasciare a Voi ogni commento se gradite farlo. Penso che Erminio lo gradirà moltissimo così come lo gradisce la sottoscritta...ma come dico spesso, nulla qui è dovuto e lo dico anche per coloro che leggono, passano e vanno senza lasciare nessun scritto, neppure un semplice ciao.
Ma questo è ... e questo va bene lo stesso.
Ma questo è ... e questo va bene lo stesso.
Buona visione dunque per le opere pittoriche e buona lettura per le poesie.
COSI' SCRIVE DI SE'
ERMINIO GIRARDO
Sono nato a Milano nel luglio del 1924.
Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale disegnavo e compivo passi del mio percorso pittorico con pastelli ed acquarelli, favorito anche dal fatto che sia mio padre che mia madre erano esperti disegnatori. Mio fratello minore, sino dall' infanzia mostrava particolari attitudini e doti, tanto che da giovane, per un periodo di tempo, divenne disegnatore di fumetti.
Ebbi sempre la consapevolezza del fatto che la pittura sarebbe stata il mio rifugio, uno sfogo e, in un certo qual modo, una panacea nei periodi peggiori che ogni essere umano può attraversare, comunque un sollievo e un piacere del tutto personale.
Nel 1956 conobbi il dott. Umberto Sgarzi quand' ero sales manager di un' importante società con sede a Milano. Egli era il disegnatore illustratore d' una rIvista tecnico-commerciale da me diretta. Negli anni ebbe una carriera ampia come pittore eclettico e disegnatore .(www.umbertosgarzi.it ).
A quel tempo, considerata la passione comune per la pittura, divenimmo compagni d' uscite all' aria aperta nella campagna fuori porta.
Ricordo le estremità gelate e le mani rattrappite col cavalletto piantato nella neve di fronte ad uno scorcio o ad un paesaggio. Di quel fruttuoso periodo posseggo tuttora un dipinto di Sgarzi su tela grossolana alla maniera impressionista da lui donatami, nonché un mio dipinto di cm. 60x30 eseguito alla stazione centrale di Milano sempre in compagnia di Sgarzi.
Detto quadro fu successivamente esposto in una collettiva e, malgrado ne fosse richiesta insistentemente la cessione da parte di un acquirente statunitense, non lo cedetti. Attualmente vivo nel fermano, nel centro-sud della costa su un' altura collinare a circa un chilometro in linea d' aria dalla riva dell' amato mare Adriatico in cui d' estate m' immergo per lunghe ancora vigorose nuotate. Dal mio appartamento godo l' impagabile vista della piana del fiume Chienti, dal Monte San Vicino
(antico vulcano spento ) alla mole del Monte Conero. Ammiro, passeggiando, le ben conosciute sagome dei Monti Sibillini e quelli della Laga nelle giornate limpide d' inverno e di primavera, luoghi da me ben conosciuti e goduti in tutte le stagioni essendo stato anche appassionato escursionista e amante della natura ispiratrice. Mi compiaccio sempre di vivere e di dipingere in luoghi ospitali, a misura d' uomo, e baricentro d' interessantissime città, piccoli centri e borghi ricchi di storia e di arte (scorci e panorami dipinti e ridipinti).
La rappresentazione virtuale d' una buona parte dei miei lavori viene eseguita dal mio carissimo nipote Alessandro.
alcune opere pittoriche eseguite tutte ad olio su tela, tavola compensato
opera: vita di mare - olio su tavola 30x40
opera: vento teso a San Domino - isole Tremiti - olio su tela 40x50
opera: riflessi isola san Domino - isole Tremiti - olio su tela 40x50
opera: dal mio terrazzo - olio su tela 30x40
opera: nei pressi di casa - olio su compensato 30x40
opera: tra cerri e faggi - olio su tela 80x100
opera: dolomiti d'autunno - olio su tavola 40x50
opera: nel porto di Civitanova marche - olio su tela 30x40
opera: Milano d'inverno - olio su tavola 30x40
opera: Milano d'inverno - olio su tavola 30x40
opera: nevicata a Milano - olio su tavola 30x40
opera: i buoni frutti della terra - olio su tavola 30x40
opera: in vigna - olio su compensato - 30x40
opera: ninfee - olio su compensato 30x40
opera: maternità 2 - olio su tavola 30x40
alcune poesie di Erminio Girardo
NOI S'ANDAVA
Noi s'andava
con un libro per ognuno nella mano
io tenevo quello della flora alpina
e tu quello delle descrizioni e dei sentieri.
E' passato molto tempo
anni ed anni son trascorsi
ed hai sempre ricordato
e a me sembra solo ieri.
Ci alzavamo presto la mattina
sacco in spalla coi giacconi
bastoncini di metallo con puntale
e immancabili scarponi.
E cammina e poi cammina
ansimando andavamo per rifugi
quelli che erano più in alto
anche avvolti dalle nubi
quelli che sembravano sospesi sopra il vuoto
quelli fatti sol di cielo.
E tu avevi labbra sempre gonfie
per fatica accumulata
giorni interi noi s'andava
sia con sole che con neve.
Labbra gonfie e sanguinanti
grosse croste e Aciclovir.
Ma volevi sempre andare.....
Mi dicevi che volevi perlustrare
e per non scordare più......
Ogni tanto ti domando se ricordi
le spericolate quelle nostre infinite camminate
nomi e date di quei luoghi conosciuti
Ma tu niente
non ricordo dici sempre.....
Tutto se n'è andato dalla mente.
eg. 3.7.2016
B I V I O
Ecco il bivio
ci si spoglia
siamo a nudo.
Non vorremmo arrivare a tutto questo
giocoforza è pur così
e ben scritto in un codice perfetto
lo si voglia o non si voglia.
La Natura che ci fa
e poi ci spoglia
e ancor prima essa ci spella
come rane al venerdì.
Qui c'è poco da scherzare
il gran gioco che ci frega
che ci annulla
è tutto qui.
Il poeta sì sapiente
che inventò la sua livella...
Ma la vita, si la vita
che ce frega
si la vita è tanto bella
è così che credono i di più.
eg. 8.7.2016
UN MURETTO DI MATTONI
Un muretto di mattoni
e una striscia di cemento per sedere
oltre
una spiaggia stretta a sassi
sassi grigi levigati.
Solo linea d'orizzonte
tutto blu di cielo e mare.
E i tuoi sguardi
non volevi che dicessimo parole
mi guardavi
le leggevo nei tuoi occhi
e sulla fronte.
Pensavamo come essere gabbiani
come quelli sugli scogli poco in là.
Mi dicesti con la voce un poco rotta
“vuoi volare?”
Ti risposi
“ per tornare o per andare ?”
eg. 9.8.2015
FLUTTUA IL CIELO
Fluttua il cielo
e le ombre delle nubi
sono navi che vanno alla deriva
e lentamente scivolano sull'anima del mare.
E' un labirinto il mare
che non ha confini
di tempo e contenuto spazio;
l'aria che sovrasta è azzurra
d'immensa lontananza
e il suo riflesso in acqua è blu profondo.
Il vento ostro che da tempo spira
condenserà il vapore in grosse nubi
che da nord incomberanno
e l'onda incresperà:
ne sento il rotolare
e annuso la salsedine che apre le narici,
ne sento lo scrosciare,
il forte refluire senza arresto,
è il fiato perenne che sfoga là sul mare.
eg. 2.7.2014
L'ORA VIOLETTA
E' l'ora violetta.
Vespro tutto d'oro
col sole accucciato solo per istanti
sul dosso di colline viola
come cataste di mature prugne.
Campi aranciati sul dorso dei coltivi
ove il grano maturo paziente attende
il monotono canto serotino delle trebbiatrici.
Quello del cuculo s'è sperduto
lasciando la tristezza al flebile usignolo.
L'ora violetta incombe
come grumo caduto dal cielo gialloverde.
eg. 2.7.2015
SE ORA IO DOVESSI
Se dovessi porvi mente
(io che sono costretto a cavalcare nuvole)
sentirei soltanto il grido d'un gabbiano
alzarsi in volo
spiegare bianche ali
sfiorando con le zampe il mare
e poi...
...
più niente.
Se ora io dovessi
scrutare più lontano
e con gli occhi della mente
vedrei lungo la riva ad onde arrotondate
snodarsi tante case in lunga fila
ma tutte con le luci spente.
eg. 26. 7.2015
potrete trovare tantissime opere di Erminio
su questo profilo facebook