LA PRIMAVERA
ed è anche la giornata internazionale della poesia
ecco che
LAVOSTRAARTE con ARTECARLA
di Carla Colombo
PROPONGONO LA COLLETTIVA
"E' PRIMAVERA"
rinascita, risveglio, poesia, luce, natura, flora, ecc ecc.
La primavera - Sandro Botticelli
tratto da web
La Primavera è un dipinto a tempera grassa su tavola (203 x 314 cm) di Sandro Botticelli, databile per il 1480 circa. Realizzata per la villa medicea di Castello, l'opera d'arte è conservata nella Galleria degli uffizi a Firenze.
Si tratta del capolavoro dell'artista, nonché di una delle opere più famose del Rinascimento italiano Vanto della Galleria, si accostava anticamente con l'altrettanto celebre Nascita di Venere, con cui condivide la provenienza storica, il formato e alcuni riferimenti filosofici. Lo straordinario fascino che tuttora esercita sul pubblico è legato anche all'aura di mistero che circonda l'opera, il cui significato più profondo non è ancora stato completamente svelato.
Il dipinto mostra nove figure della mitologia classica che camminano su un prato fiorito, davanti a un bosco di aranci e alloro. In primo piano a destra Zefiro abbraccia e feconda la ninfa Clori, raffigurata anche un po’ più avanti nelle sembianze di Flora, dea della fioritura. Dominano il centro della composizione, leggermente arretrati, la dea dell’amore e della bellezza Venere e Cupido raffigurato bendato mentre scocca il dardo d’amore. A sinistra danzano in cerchio le tre Grazie, divinità minori benefiche prossime a Venere, e chiude la composizione Mercurio, il messaggero degli dei con indosso elmo e calzari alati. Pur rimanendo misterioso il complesso significato della composizione, l’opera celebra l’amore, la pace, la prosperità. Nella vegetazione sono state riconosciute ben 138 specie di piante diverse, accuratamente descritte da Botticelli nei più minimi dettagli.
Il
bel dipinto venne eseguito per Lorenzo di
Piefrancesco de' Medici (1463-1503), cugino di
secondo grado di Lorenzo il Magnifico di circa quindici anni più giovane, non sempre in
ottimi rapporti con il cugino maggiore, incaricato di fatto di
governare Firenze.
Gli inventari di famiglia del 1498, 1503 e 1516 hanno anche chiarito la sua
collocazione originaria, nel Palazzo di
via Larga, dove rimase prima di essere trasferita nella Villa di
Castello, dove Vasari riferisce
di averla vista nel 1550,
accanto alla Nascinta di Venere . Il titolo con cui è universalmente conosciuto il dipinto
deriva proprio dall'annotazione di Vasari ("Venere che le Grazie
fioriscono, denotando Primavera"), dalla quale derivano anche le linee
cardine su cui si sono mossi tutti i tentativi di interpretazione.
Nel 1815 si trovava già nel Guardaroba mediceo
e nel 1853 venne
trasferita alla Galleria
dell'Accademia per lo studio dei giovani artisti che
frequentavano la scuola; con il riordino delle collezioni fiorentine venne
trasferita agli Uffizi nel 1919.
Se
nella critica non vi è alcun dubbio circa l'autografia di Botticelli, piuttosto
discordi sono le ipotesi sulla datazione. Gli estremi sono quelli della
collaborazione presso i Medici, dal 1477 al 1490, con la sospensione del viaggio a Roma,
per affrescare tre episodi biblici nella Cappella
Sistina, degli anni 1480.1482. Lightbrown ipotizzò una datazione
immediatamente successiva al rientro dalla Città eterna, nel 1482, coincidendo con le nozze del committente Lorenzo il
Popolano con Semiramide Appiani:
l'allegoria di Venere, rappresentata al centro del dipinto, sarebbe
anche legata a un oroscopo di Lorenzo, come risulta da una lettera di Marsilio Ficino a lui indirizzata, in cui il filosofo lo esortava a
ispirare il proprio agire alla configurazione astrale che ne dominava il tema
natale, cioè proprio Venere e Mercurio.
Questa ipotesi è oggi la più accettata dalla critica, sostituendo ormai quella al 1478, prima della partenza per Roma.
Nell'emisfero boreale la stagione ha inizio attorno al 20 marzo, in coincidenza dell'equinozio Il termine indicativo è invece fissato al 21 giugno, prima che si verifichi il solstizio estivo.
Per quanto riguarda l'emisfero australe la primavera occupa il periodo dal 23 settembre al 21 dicembre, ovvero in corrispondenza dell'autunno boreale. In senso meteorologico la stagione va dal 1° marzo al 31 maggio nella metà superiore del globo, e dal 1° settembre al 30 novembre 1º nell'altro emisfero.
Dal punto di vista dell'astrologa la primavera si caratterizza per l'ingresso del Sole nel segno zodiacale dell'Ariete , per il transito in quello del Toro e per l'uscita da quello dei Gemelli
PARTECIPANO:
(per visulizzare le opere ingrandite,
basta cliccare sull'immagine stessa)
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SEZIONE PITTURA
- Anna Bellinazzi
- Anna Bernasconi
- Alda Breschi
- Dora Buscemi
Alessandra Cantù
- Tiziana Carosella
- Antonello Cesari
- Valentina Ciobotaru
- Carla Colombo
- Giuseppina D'Andrea
- Domenico Di Cello
- Melina Maria Pia Faina
- Vitorio Felix (Perù)
- Emilio Gianni
- Monica Giorgini
- Lorella Lauricella
- Gabriella Lomboni
- Carol Malacrinò
- Anna Stella Manzione
- Rossella Marino
- Fausto Panzeri
- Lucio Pintaldi
- Alessandra Plet
- Giuseppina Polcari
- Anna Porcino
- Maria Cristina Ranieri
- Rosanna Romano (RoRo)
- Chiara Rossetti
- Marina Salomone
- Giannino Scorzato
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tecnica: acrilico su tela, 35x35
matite colorate e gessetti su carta, in formato A3.
"Insieme alla flora ci inoltriamo nella primavera: si risveglia dal buio dell’inverno e attira i nostri sguardi, ispirandoci vivacità. Insieme ad essa stiamo al sole, al vento ed attendiamo anche la pioggia.".
ALDA BRESCHI
tecnica: acrilico su tela, 40x50
DORA BUSCEMI
tecnica: pastello su carta pastelmat, 30x40, 2020
TIZIANA CAROSELLA
tecnica: olio su tela, 40x60
ANTONELLO CESARI
tecnica: acrilico su tela, 80x120
VALENTINA CIOBOTARU
tecnica: acrilico su tela, 60x40
tecnica: olio a spatola su tela- dim cm. 50x50
GIUSEPPINA D'ANDREA
tecnica: matite colorate su foglio clairfontaine A4
VITORIO FELIX (Perù)
tecnica: acrilico sobre madera, 21x30
EMILIO GIANNI
tecnica: Olio (grasso su magro) su tela, 60x40, 2020
La pittura mi ha aiutato a alleviare il senso di reclusione". (E. Gianni)
LORELLA LAURICELLA
tecnica: acrilico su cartoncino telato, 50x70
GABRIELLA LOMBONI
tecnica: acquarello, 50x70
CAROL MALACRINO'
tecnica: acrilico su legno, 40x60
ROSSELLA MARINO
tecnica: acrilico su tela, 50x50
FAUSTO PANZERI
tecnica: acrilico su tela, 30x40, 2022
LUCIO PINTALDI
tecnica: tecnica mista su tela, 70x50
GIUSEPPINA POLCARI
tecnica: olio su tela, 40x30
Tecnica, acquarello, 30X40
ROSANNA ROMANO (RoRo)
tecnica: olio, 50x50
CHIARA ROSSETTI
tecnica: acrilico su tela, 70x70, 2022
MARINA SALOMONE
elaborazione digitale con pixelmator
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SEZIONE FOTOGRAFIA
- _guroga
- Mario Aliprandi
- Antonio Besana
- Alfonso Caccavale
- Carla Colombo
- Giovanni Conti
- Arianna Marangonzin
- Roberta Savolini
- Miriam Selvetti
- Laura Somale
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"È Primavera"
MARIO ALIPRANDI
"Primavera"
ANTONIO BESANA
"Candore"
"Primavera"
campo di colza ad Imbersago Lc
GIOVANNI CONTI
"Fioritura"
ARIANNA MARANGONZIN
"Magnolia in fiore"
ROBERTA SAVOLINI
"Primo giorno di primavera"
MIRIAM SELVETTI
"Benvenuta primavera"
LAURA SOMALE
"Ombra nella luce che illumina la nuova stagione primaverile".
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SEZIONE POESIA
- Patrizia Acerboni
- Luciana Benedetti
- Pierluigi Casiraghi
- Carla Colombo
- Silvia Forlani
- Teresina Formenti
- Luciana Ibi
- Angelo Mapelli
- Grazia Tasini
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PRIMAVERA
mormorano i torrentelli
correndo ad abbracciare acque lontane.
Nuove gemme e teneri boccioli
vestono a festa assopiti rami
e variopinte corolle
su verdeggianti prati.
Timide farfalle e laboriose api
danzan nell’aria frizzantina
e nel cielo terso, garrir di rondini
che al vecchio nido fan ritorno.
Benvenuta Primavera,
risveglio di emozioni.
PATRIZIA ACERBONI
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PRIMAVERA
Com'è bella la primavera,
con le sue rime e
i versi delle rondini.
Che cinguettano
da mattina a sera e
con il tiepido sole,
dona baci e carezze alle viole.
Vedi la vita che
si risveglia e nei prati,
la timida Primula
esce dal letargo e
fa capolino con l'amica Margherita.
Le nuvole e le farfalle,
incominciano,
qua e là a svolazzare.
Baciano i Ciliegi e i Peschi,
sui rami germogliano ogni fiore.
Ma la rima più bella,
la fa la Primavera,
con i prati fioriti e
i voli delle Rondini.
IRRAGGIUNGIBILE
I miei occhi, le mie orecchie, il mio naso
hanno gioito, ma non il mio cuore
lo splendore della tua bellezza
ha abbagliato i miei occhi
la musica delle tue parole
ha allietati le mie orecchie
il tuo dolce profumo che si mescolava con la primavera
ha inebirato le mie narici.
ma il mio cuore è rimasto triste
ed ora dovrò spiegargli
perché ti ho persa in un giorno così solare!!!
Eri troppe bella e “irraggiungibile”.
PIERLUIGI CASIRAGHI
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rumoreggia nell'onda la candida schiuma,
e si culla la vela bianca all'orizzonte
in acque di seta lucente.
tra il verde dei cespi spinosi
e scrutano l'andare del mare
in onde perse di poesia.
tra lo svolazzare di botton d'oro
e si inebria di luce il sole
in canti di dolce melodia.
tra canti di echi lontani
e rivivo armonie di note
nello sbiadito nastro del tempo
nella pagina increspata della vita.
ATTESA
gracidare
questa sera
e un sussulto mi ha preso
il cuore.
Ritorna la primavera
e arriverà...
il giorno che unirà
i nostri cuori.
Quanto è dolce
questo romorio di rane
che rompe il silenzio
dell'inverno.
La speranza mi invade
tutta dentro
ed è verde come l'erba nuova.
SINFONIA BUCOLICA
L’erba rugiadosa fa il solletico
ai piedini degli elfi.
Verbene zaffiro sorridono
fra il
verde del prato.
Il minuetto api e farfalle danzano
Le ninfe canterine
al girotondo giocano.
Dall’alto del ranuncolo
un bruco il mondo osserva.
Il grillo curiosone
spia i segreti della Primavera
PRIMAVERA
non temere la fredda stretta
delle mie dita.
Il cuore ha un battito lento,
il gelo ha allentato la presa e, offro il volto a un cielo terso.
Guarda
raggi di sole
tra i capelli
ridipingono il rame,
la terra smossa e rinverdita
si specchia
nella nitidezza degli occhi.
Sotto pelle
il purosangue
morde il freno.
Sulla bocca
un lento respiro
si fa gemito
imitando il vento.
Lentamente
la vita riaffiora
con il dolce profumo
di Primavera nuova.
PIÙ NON TORNANO
Era il giorno dei pinguini volanti,
osservavo i loro volteggi acrobatici come fossero propulsori dinamici,
pagliuzza in bocca a segnare il loro ritorno alla ricerca del vecchio
riparo o di un nuovo vestibolo legnoso da abitare.
Dall’alto della loro balaustra ci scrutavano incuriosite mostrandoci il
loro senso di famiglia, la loro umiltà.
Arrivavano quasi sempre accompagnate dalle verdi stelle cadenti che
nella maestria della loro danza illuminavano le siepi che contornavano il fosco sentiero ad
indicarci il cammino,
atmosfera magica nello sguardo di quel bimbo.
Occhi volti al cielo in questa notte torbida senza ormai più il loro
verde scintillare,
restano solo le gemelle scolorite che più non danzano,
osservo i portici solo cuscini di legno abbandonati,
più non tornano,
forse hanno percepito l’ipocrisia, la crudeltà, l’egoismo,
o forse solo perché ho scoperto che i
pinguini non sanno volare.
ANGELO MAPELLI
"Una visione triste della nuova primavera, ricordi di un’infanzia dove rondini e lucciole nel mio immaginario erano l’inizio di una colorata scenografia, un fondo teatrale che copriva i grigi dell’inverno che i miei occhi crescendo hanno scordato". (A.Mapelli)
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alla finestra ho percepito
di Proserpina il ritorno,
i passi lievi e scalzi.
Leggenda narra che,
mentre coglieva fiori,
rapita fu, gettando in cupa
disperazione sua madre,
regina feconda della terra.
Oggi, dopo lunghi silenzi,
finalmente può riabbracciare,
tra lacrime, baci e sospiri,
Cerere, bionda dea delle messi.
Nell’aria serpeggia ovunque
il lieve profumo di primavera
e lungo le rive del Pergusa
penso stian fiorendo
primule dorate, come
scorgo già sul mio prato,
mentre l’elleboro mesto
sta reclinando il capo.
Intorno volan cinciarelle,
passeri e fringuelli:
è tutto un gorgheggiar
lieto di benvenuto.
mi parve intravvedere
al di là della strada.
Son centinaia fragili
fior di Veronica
ad addolcir l’aiuola
spartitraffico.
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Sollecitata e comunque apprezzata, propongo questa nuovo progetto, che ci vede, finalmente, a vivere la PRIMAVERA.