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Mi chiamo Carla COLOMBO, sono una pittrice e scrivo di poesia, ma, poichè amo tanto l'arte , oltre al mio sito ed ai miei blogs che qui sotto vedete, ho aperto questa Galleria virtuale per dare spazio all'arte di altri artisti. A tutto il marzo 2017 hanno esposto la loro arte su queste pagine virtuali 100 artisti con diverse espressioni artistiche: pittura, scultura, poesia, musica, fotografia ed altro
..e per ora mi fermo qui con un caloroso saluto a tutti quanti. Contattatemi come e quando volete: carla_colombo@libero.it

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venerdì 31 luglio 2015

L'affascinante e misteriosa arte scultorea di Luca Zuliani

La galleria questo mese non va in vacanza! Troppo entusiasta nel dare spazio all'artista che ora propongo.
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Quando un amico comune mi ha mostrato  alcune immagini di opere dell'artista che tra poco Vi presenterò, non ho avuto alcun dubbio sulla richiesta di riservargli uno spazio.
Ritengo, a mio modesto parere, che il Suo operato sia  più che valido se pensiamo poi che si tratta di un giovane artista il Suo operato la cosa mi entusiasma ancora di più.
E' ormai  noto  che regalo   spazio all'arte tutta, ad ogni espressione  artistica, ma in questo caso credo davvero di avere a che fare con un artista che avrà un futuro brillante nel mondo della scultura, ma lo potrete vedere Voi stessi 
"scorrendo immagine dopo immagine, facendo un giro intorno ad esse a 360° per merito di foto egregiamente scattate"
Quando ci si avvicina alla  scultura,  si dovrebbe sempre girare intorno alla stessa, riuscendo a capirne tutta la sagoma, la lavorazione, le varie sfaccettature, non esiste un "fronte o un retro", la scultura va   osservata ed ammirata  facendo appunto un giro completo intorno ad essa. 

PER QUESTO MESE DI AGOSTO 

VI PRESENTO 
LO SCULTORE
LUCA ZULIANI


 L'AFFASCINANTE E MISTERIOSA ARTE SCULTOREA 
DI LUCA ZULIANI
di Carla Colombo 
E' ciò che si prova nell'avvicinarsi alle sculture di Luca Zuliani; un misto di fascino e di mistero che avvolge e incute di cercarne  il significato e gli stati d'animo.
L’aspetto  che subito salta agli occhi  è la modernità espressiva, che si riscontra in qualsiasi opera qui rappresentata nonostante il materiale utilizzato sia un materiale antico, forse il più antico per eccellenza, il più povero, ma senz'altro il più dolce, il più caldo, il più carezzevole, ed è il materiale che Zuliani predilige; il legno.
Zuliani ha il "mestiere" in mano, studiato ed approfondito, ma che deriva da una passione nata in età adolescenziale, una passione forte che  lo ha portato ad accostarsi alla scuola d'arte per studiarne le lavorazioni e cercando tra i vari accostamenti a maestri dell'intaglio  di rubare, forse,  trucchi che solo i grandi sanno di avere.
Nelle  opere lignee di solito vengono conservati nodi e fessure per poi arricchire il tutto  con  solchi studiati della  scalpellatura sapiente e ben dosata in modo che nulla stoni e che il prelievo del materiale diventi arricchimento dell'opera ed è ciò che Zuliani mostra in alcune opere lasciandole allo stato naturale, altre opere invece vengono  trattate per darne lucentezza; effetti particolari che assumono l'aspetto metallico, come se fossero state  forgiate o cotte in forno. 
Luca Zuliani  prende  le distanze dai soliti canoni, ma non li rifiuta, conosce la storia dell’arte e mostra notevole padronanza dei processi formali: disegno, tecniche, strumenti per modellare la materia.
Nelle sue opere non siamo  davanti a modellatura, spesso si fa l’errore di chiamare sculture opere modellate con la creta, ma a vere e proprio sculture dove il materiale viene tolto, taglio dopo taglio, colpo dopo colpo da un pezzo unico 

per cercare e scoprire il regalo che manifesterà  nella trasmissione del proprio stato d'animo su un pezzo di materia che potrebbe sembrare inerte, invece l'artista sa  già che dal materiale uscirà qualcosa di unico, qualcosa che avrà anima e cuore, che vivrà di pulsazione propria.
Cerchiamo di carpire l’essenza e l'energia pura che Luca Zuliani trasmette e che non è contaminata da fattori esterni rispetto all'espressione artistica.
La Sua è espressione pura, a volte violenta, a volte selvaggia. a volte mistica, che, accompagnata da un sapiente uso del "mestiere" rende le Sue  opere pregiate e personali.
Riuscire dalle immagine a capire tutte le varie lavorazioni diventa abbastanza difficile, le sculture vanno viste fisicamente,  ma da quel che si può intravedere ogni scalpellata è data a ragion veduta, non per caso o per sbaglio, tutto è meticolosamente ben studiato, ma il tutto assume lo stesso un aspetto spontaneo ed avvolgente come se fosse tutto naturale, dovuto proprio alla sicurezza ed alla immediatezza espressiva. 

Nell'opera "Apollo" leggiamo  la drammacità di un uomo crocefisso in un  cerchio la cui circonferenza emana fiammelle. Un uomo asciutto, senza volto, come se appunto la drammacità del vivere possa accadere a tutti noi, indistintamente, colpendo a caso, come in una roulette.  
Un bell'insieme  che incuriosisce e cattura lo sguardo soprattutto negli arti volutamente bronzati, forse bruciati.  Quante volte ci siamo autoaccusiamo di aver bruciato una vita! 

In "Ferocia", se ci soffermiamo sul volto potremmo pensare ad un qualcosa di consistente, di solido, di volutamente massiccio. Il legno viene scolpito a pezzo unico dando sagoma ad un volto fermo e sicuro Il tutto diventa ancora più concreto quando ci si sposta con la sguardo alla parte inferiore,  La materia  assume un gioco di frastagliature che si uniscono al volto per farne un insieme d'energia. Artigli che squarciano, artigli che feriscono, artigli che provocano dolore.

Che dire de  "Il frutto del desiderio" ? Una Dea, Venere, Eva, una musa ispiratrice. la donna raffigurata solo nel tronco,  un corpo sinuoso, che un uomo desidera. Gli arti sono inesistenti, forse immaginari. Molto  interessante la folta chioma arricchita dal  trattamento steso  e da   una sfera rossa...forse la mela di Eva? Molto interessante inoltre la lavorazione a ricamo scolpita nella parte inferiore a delineare un insieme armonioso, accattivante e alquanto personale. 

Con "Implosione"  Zuliani raggiunge il suo inconscio espressivo. Occhi sbarrati che scrutano un vedo non vedo, in un cranio-testa ripiegato, sofferente: occhi imploranti oppure spaventati, implosione di dolore, ancora più imploso se possibile dal bavaglio-drappo posto sulla bocca come a chiudere una via di sfogo, di urlo, di dolore.
Forse semplicemente l'impossibilità di raccontarsi e di farsi ascoltare a riesce molto bene a trasmettere un senso di angoscia, di sofferenza. Valido messaggio in questo difficile momento che stiamo vivendo un po' tutti.

"Motore in avaria" ? La fantasia  la fa da padrona oltre ovviamente la  bravura di esecuzione.
Un motore in avaria rappresenta in fondo il nostro corpo, quando si incomincia a sentire che qualcosa  lo sta segnando, lo sta   distruggendo. Un motore (di una macchina)  è come il nostro cuore (di un corpo) ed allora vediamo questo volto con il richiamo di un movimento-gioco di tratti più o meno solidi, ben scolpiti e accoppiati, una macchina solida che si sfascia paragonabile ad una vita che si perde.  
Dalla foto non si nota, ma girando appunto a 360° intorno alla scultura il volto  si sfigura  segno appunto di sofferenza, di degrado, di solitudine ... il volto è irriconoscibile, distrutto.

L'opera "Psycho", affascinante e coinvolgente, mezzo profilo di un volto  che denota un modo di essere, di pensare, di agire.
Con tanti piccoli intagli di scalpello  l'artista è riuscito  a trasmettere visivamente un volto, ma soprattutto di una mente, sicura, ferrea.  
Eppure anche la staticità di volto e la sicurezza di una mente può vacillare  e ci vuole davvero poco a perdere i propri punti fermi, le proprie sicurezze.

"Re Mida" potrebbe essere paragonata alla precedente "Ferocia", ma più elegante, levigata, lineare. Un bellissimo pezzo unico di bravura e Re Mida …
piange   la figlia d'oro senza vita (tratto dal celebre passo).

Un grido di libertà, di esplosione viene trasmesso con "Resurrezione".
L'uscita da uno squarcio di materia del  corpo a braccia aperte ed il capo rivolto al cielo, proprio come la resurrezione di Gesù.
Un'opera inneggiante alla libertà, o di  denuncia per tanti corpi sofferenti..eppure deve, deve esserci la resurrezione dopo i momenti di dolore.

Ed infine, ma non ultima "Terra madre" , molto originale, calda, una madre natura che porta nel grembo la vita, colorata, luminosa.
Molto accattivante nel suo insieme per la naturalezza del legno con i suoi nodi ma anche per  l'arricchimento fantasia di chiara impronta personale.  

Soffermarsi su ogni opera   per carpire i dettagli e farsi coinvolgere in un mondo silente ma di forte impatto emotivo è questo che Zuliani invita a fare,  facendoci sentire attrazione per ogni Sua opera.
Nonostante la Sua giovane età sa come “acchiappare” l’estimatore delle Sue opere ed è conscio della Sua bravura che sfocerà senz’altro in altre stupende opere per un Suo personale percorso artistico ricco di soddisfazioni
Dalla  Sua ha la sensibilità, la tenacia, la testardaggine di artista,  ma soprattutto di un uomo che ha riposto in questa sua arte parte della Sua vita con dedizione e tanta tanta passione.
L’arte non sa mentire e solo chi fa vera arte sa essere artista.

Carla Colombo
18 luglio 2015 
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Poichè   ho cercato di "leggere"  attraverso le immagini, con il rischio ovviamente  di mal interpretare anche perchè, come dicevo, una scultura va osservata a 360°,  mi permetto di postare anche la risposta che Luca Zuliani che mi ha inviato in risconto all'invio di questa mia recensione.

"Buongiorno Carla,
intanto La ringrazio... la recensione mi è piaciuta tantissimo...e in alcuni punti (vedi descrizione di Implosione) mi sono perfino emozionato/commosso... ha proprio scritto ciò che io sentivo e che volevo esprimere.. e sono soddisfatto di esserci riuscito.

Le altre due sculture a cui tengo particolarmente sono Psycho e Motore in avaria.
So che non dovrei, ma effettivamente non Le ho precisato alcune cose di queste sculture (e ammiro le sue interpretazioni in base a delle semplici fotografie)... per notare alcuni particolari purtroppo bisognerebbe averle fisicamente davanti. Mi auguro che in futuro possa esserci quest'occasione anche per conoscerla e ringraziarla di persona.

Tornardo alle sculture...
In particolare per Psycho, il volto preso in modello è quello del David di Michelangelo (simbolo di perfezione e determinazione a mio parere). Con la sua torsione e deformazione volevo rappresentare la fragilitá e il mutamento della psiche umana.

Motore in avaria.. mi è piaciuta la sua interpretazione, sopratutto il riferimento al cuore/motore. Con quest'opera la mia intenzione era quella di rappresentare l'alienazione dell'uomo moderno. Come ha visto lei, il volto è diviso in due parti... la prima, quella più in evidenza, rappresenta l'uomo protagonista della propria vita e che cerca di stare al passo con il progresso tecnologico (quasi si adegua, come sta ad indicare la parte finale del volto che si allinea alla ruota meccanica).. l'altra parte, che solitamente si nota in un secondo momento, rappresenta semplicemente la conseguenza a quanto prima detto..dove l'uomo è esposto ad una maggiore solitudine e pressione psicologica, sotto la quale è facile scivolare nell'isolamento e nel malessere, nella degradazione della coscienza.
Il frutto del desiderio, confermo che è proprio Eva che vuole nascondere la mela. Il titolo è ambiguo, proprio perchè si riferisce sia alla donna in sè che alla mela (il peccato).
Ferocia rappresenta la parte malvagia e crudele che si nasconde nell'uomo, questa scultura vuole mettere in evidenza l'animo oscuro rappresentato dagli squarci degli artigli.
Infine Re Mida si ispira al seguente passo dell'omonima storia:
Gli occhi di Mida luccicarono. Non dovette riflettere per dare una risposta. "Mio signore" disse, 
"concedimi che qualunque cosa io tocchi diventi oro". Sarebbe così certamente diventato l'uomo più ricco del mondo. 
"Così sia!" disse Dioniso e, prendendo Sileno per un braccio, ritornò nel suo regno. Ma Mida notò 
che il suo passo era lento e il suo volto preoccupato.
(...) Mida sedeva così sul grande trono d'oro col pane e il latte trasformati in oro davanti a lui, piangendo la figlia d'oro senza vita e rammaricandosi d'essere stato così sciocco e così avido.

Ho cercato di farle una panoramica...così come rispondo di solito alle domande di coloro che si avvicinano alle mie sculture.
Ovviamente vorrei che si sentisse libera di prendere o meno in considerazione quello che le ho appena scritto. Per me è stato un modo per farmi conoscere un po' di più e l'occasione per confrontarmi con un'esperta in materia."
Grazie ancora.
Buona domenica,
Luca Zuliani

BIOGRAFIA



Luca Zuliani nasce a Camposampiero (PD) il 27 ottobre del 1988, vive e lavora a San Giorgio delle Pertiche (PD). 
Fin dall’adolescenza scopre la passione per il legno, comprando il primo scalpello all’età di 12 anni.
Si diploma nel 2007 presso l’Istituto d’Arte Pietro Selvatico di Padova dove nei cinque anni di studi apprende le tecniche di scultura e modellazione con i professori Iral Mario e  Rodella Sergio.
Nello stesso anno entra a far parte dell’Associazione “Picchio Rosso” , dove  conosce e si confronta con altri scultori, iniziando a partecipare a varie dimostrazioni, manifestazioni, mostre e concorsi di scultura.
Tra il 2008 e il 2010 partecipa a più noti simposi di scultura su legno nelle città di Auronzo di Cadore  (BL), Castello Tesino  (TN), Temù  (BS) e Asiago (VI).




AL SUO ATTIVO 

- DUE VOLTE III PREMIO all’ex-tempore di scultura su legno “Giovanni da Cavino” Cavino (PD).
- anno 2013 - riconoscimento dalla giuria del “Risveglio dell’Arte” di Limena (PD) per l’opera “Motore in Avaria”. 
. anno 2015 . I PREMIO-concorso “Risveglio dell’Arte” di Limena (PD con l scultura “Implosione”.



in corso :  anno 2015 - PERSONALE ON-LINE  galleria lavostraarte di Carla Colombo . mese di agosto 


ALCUNE OPERE 
rappresentate in diversi lati 

titolo opera : APOLLO 






titolo opera: FEROCIA 





 titolo opera: IL FRUTTO DEL DESIDERIO







titolo opera: IMPLOSIONE









titolo opera: MOTORE IN AVARIA 







titolo opera: PSYCHO 





titolo opera : RE MIDA






titolo opera: RESURREZIONE






titolo opera : TERRA MADRE 





ed inoltre una carrellata veloce di altre sculture 
che mi sono permessa di prelevare dalla Sua pagina facebook
















Potrete seguire LUCA ZULIANI
sulla Sua pagina facebook 
https://m.facebook.com/lucazuliani.scultore

inoltre : 
Cell: 329 3437928
Mail: lucaz.scultore@gmail.com

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a Voi ogni commento al riguardo..

e se posso consigliare, non perdetelo di vista, 


avrà un sicuro successo