Silvano Franzi!
Vi presento in questa personale on.line
un artista (anche se lui non si vuole definire tale) che ha fatto della fotografia e soprattutto dell'arte digitale la Sua compagna indefessa di vita.
Silvano è un "personaggio" - mi piace chiamarlo così -, perchè è veramente una persona particolare, colma di entusiasmi, di voglia di comunicare, di scherzare, sempre preso da mille contatti virtuali e non, persona dalla facile battuta, preso moltissimo da questo mondo informatico.
Il computer è il compagno inseparabile della Sua giornata che, da ormai pensionato, si dedica alle elaborazioni di immagini con programmi vari a suo totale piacere, tenendo presente che Silvano non elabora fotografie scattate con macchina fotografiche. (mi chiedo come faccia, ma è così) .
Premetto che personalmente capisco davvero poco di programmi di elaborazioni varie, ma ho come l'impressione che per lui i programmi riservino funzioni particolari, diventando quasi complici. Ovviamente non è così, i programmi, si dice, basta saperli usare...e lui lo sa fare molto bene, ma io penso che senza l'occhio particolare, quello artistico, quello cosidetto magico, i programmi da soli non possono creare immagini suggestive, con la perfetta cromia, il taglio giusto, ed i vari effetti "speciali"
Scherzando, ma mica tanto, sostengo che Silvano nasconde qualche alchimia speciale, e le usa per ipnotizzare i programmi. Lui sorride e risponde ...ma no Carla...basta applicarsi.
Premetto che personalmente capisco davvero poco di programmi di elaborazioni varie, ma ho come l'impressione che per lui i programmi riservino funzioni particolari, diventando quasi complici. Ovviamente non è così, i programmi, si dice, basta saperli usare...e lui lo sa fare molto bene, ma io penso che senza l'occhio particolare, quello artistico, quello cosidetto magico, i programmi da soli non possono creare immagini suggestive, con la perfetta cromia, il taglio giusto, ed i vari effetti "speciali"
Scherzando, ma mica tanto, sostengo che Silvano nasconde qualche alchimia speciale, e le usa per ipnotizzare i programmi. Lui sorride e risponde ...ma no Carla...basta applicarsi.
Penso che questa personale che presto vado a proporre sia molto indicata per gli adetti ai lavori, ma anche a coloro che, profani come me, avranno modo di assaporare immagini particolari dagli effetti speciali e di entrare in un mondo particolare che sicuramente non è da tutti, ma che comunque vale la pena di conoscere.
Silvano Franzi ci tiene molto a precisare che su queste pagine non avremo un fotografo convenzionale, poichè molte immagini che vedrete sono state eseguite senza fotocamera....
e questa la dice lunga...aggiungo io!!!
Silvano Franzi ci tiene molto a precisare che su queste pagine non avremo un fotografo convenzionale, poichè molte immagini che vedrete sono state eseguite senza fotocamera....
e questa la dice lunga...aggiungo io!!!
amiche - amici
ECCO A VOI
ECCO A VOI
SILVANO FRANZI
(buona visione)
(buona visione)
BIOGRAFIA :
Cenni biografici riferiti ad una personale del 1981 tenuta con un collega ed amico di Silvano .
Nato a Verbania il 14 Gennaio 1945, fotografa da circa dieci anni, dapprima come fotoamatore, ora anche per scelta di lavoro. Il suo lavoro nasce dal grande interesse per l’elaborazione dell’immagine e gli effetti grafici, usa tecniche e procedimenti meccanici e chimici: solarizzazione, viraggi, fotogrammi (foto-grafia), chimigrammi, controllo del contrasto con maschere, conversione da immagine a tono continuo ad immagine al tratto, collages ed altri... I materiali usati sono tra i più disparati: da prodotti di qualità a pellicole e carte scadute, deteriorate, bagni esauriti e contaminati... tutto ciò che possa nell’intendimento dell’Autore portare al risultato voluto.
Silvano Franzi fa comunque anche della fotografia convenzionale
Ha partecipato a Mostre quali:
* 1977 - Gravellona Toce
* 1978 - 3a Mostra Nazionale d'Arte Fotografica di Perugia
* 1978 - Maggiora
* 1978 - S. Pietro Mosezzo
* 1979 - Casaleggio
* 1980 - Novara
* 1980/81- Collettiva C.F.C. Verbania
* 1981 - Personale a Villa Bernocchi Premeno
* 1982 - Una sua foto viene pubblicata dall’Agfa sul libro "IL COLORE E' UN’OPINIONE". D.R.S.
SILVANO SCRIVE
La mia storia (solo fotografica)
Dal 1975 al 1990 circa, ho utilizzato queste fotocamere, oltre ad altre attrezzature: ingranditori, reprocamera, bromografi, tavoli luminosi, banco termostato, lampade, flash, accessori da sala di posa piuttosto, che camera oscura, esposimetri, telecomandi, le prime fotocellule ed altro che ora non ricordo. La maggior parte di queste macchine fotografiche le ho acquistate, altre mi erano date in uso dove ho lavorato o collaborato.
Quello che intendo dire è: certo dalla fotografia per hobby sono passato alla fotografia industriale, con a disposizione materiali che molti amatori non hanno, però molte mie
"opere" (mi piace chiamarle cosi, vanitoso!) sono state realizzate anche senza la macchina fotografica. Del resto, il foro stenopeico non l'ho inventato io! Basta un po' di fantasia.
Per farvi un esempio, fra le macchine che vedete la Lubitel 2 costava poche migliaia di lire ed era di plastica. Mi è stata regalata, nuova, da un amico fotografo, perché non si chiudeva bene (era scheggiata) e, con un po' di colla, piccola riparazione, ha fatto delle ottime fotografie.
Ne parlavamo nei circoli fotografici, quando qualche "fanatico", la prima cosa che faceva era domandare con che macchina avevi fatto la foto e, con che obbiettivo, prima ancora che guardarla ed, eventualmente, esaminarne il messaggio (qualora ve ne fosse), ostentando che lui possedeva l'Hasselblad.
Anch'io ho posseduto un Hasselblad 500 C, (la Rolls Roice delle fotocamere), ma per poco tempo. Era già troppo costosa allora, soprattutto gli obbiettivi. Di lei mi è rimasto solo un bellissimo libro: il manuale.
Altra macchina che mi è passata tra le mani era una "Seagul"reflex, semi distrutta, della quale non sono riuscito a trovare nessuna informazione, forse era cinese. Con essa ho fatto qualche foto, passava luce da ogni parte. Poi l'abbiamo smontata e l'ho utilizzata per quel foto-gramma dove racconto, scherzosamente, di aver distrutto una NIKON.
In realtà è presente anche lei, ma solo per lasciare la sagoma del corpo.Gli ingranaggi sono del "defunto gabbiano", piccola licenza, pardon, bugia poetica. La NIKON credo che fosse una F1 e sta bene ancora penso.
Attualmente posseggo ancora una NIKON FG e due MAMIYA M645 (4,5x6), una motorizzata, con pentaprisma elettronico AE, parecchi obbiettivi, sia sekor che nikkor, con adattatori per
poterli intercambiare sui tre corpi, un ingranditore, quattro proiettori per diapositive e, parecchi altri accessori, ma non fotografo più dagli anni 90.
E, per finire, se siete arrivati fino a questo punto, vi dirò le mie:
CONCLUSIONI E RIFLESSIONI
Nel 1985 circa, ho cambiato lavoro ed avendo fatto un corso di "Autocad" ho iniziato, a 40 anni, ad occuparmi di progettazione computerizzata, ero già appassionato di grafica e, di lì ad utilizzare sempre di più il P.C., abbandonando la reflex, il passo è stato breve.
Non voglio essere retorico però, le elaborazioni che ai miei tempi si facevano in camera oscura, oggi non hanno più senso.
Per fare una solarizzazione si doveva fare prendere luce alla pellicola durante lo sviluppo e, fare una serie di tentativi. Oggi si premono due tasti e il gioco è fatto. Quindi la soddisfazione che si provava un tempo va a farsi benedire! Inoltre, con una fotocamera digitale, che ho usato ma non ancora acquistato (perchè o NIKON o niente), se sbagli una foto con il computer la correggi, sia nell'esposizione che nell'inquadratura e, non sprechi nemmeno pellicola. A volte noi per una foto facevamo 5 scatti.
In un viaggio per un "reportage" anche amatoriale, facevamo 300 scatti, per selezionarne 50. Certo i "puristi" sostengono che una buona diapositiva ha una risoluzione migliore di un'immagine vista su un monitor LCD o, peggio ancora, su un TV casalingo. Ma vi ricordate le proiezioni di diapositive magari in dissolvenza e sonorizzate? Quanti cavi, centraline, cavalletti e, se cadeva un caricatore? Non vi è mai successo? Beati voi! A me sì. Secondo me questi non sanno usare un computer!
Scherzi a parte, un po' di nostalgia la provo anch'io, per quelle nottate d'estate (in mutande e canottiera, rovesciandomi addosso il fissaggio o lo sviluppo) passate in camera oscura ad inventare elaborazioni o esperimenti per poi scoprire sui "testi sacri" che Man Ray, Luigi Veronesi, o Paolo Gioli li avevano fatti molti anni prima.
Ora le tre di notte le faccio ancora, perchè da buon vecchio dormo poco, ma le passo facendo DVD di animazioni e, mi diverto parecchio.
Ora chiudo perché è quasi mattina e non vorrei diventare anche uno scrittore (meno male che non ne sono capace).
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Ritengo interessante suggerirVi questo link di Silvano...indicatomi da lui stesso. Avrete modo di conoscere alcuni termine magari sconosciuti ( a me si)
http://www.silvanofranzi.it/fotografie/GLOSSARIO/GLOSSARIO.html
http://silvanofranzi.blogspot.com/p/piccolo-glossario.html
desidero ora inserire le mail art con le quali Silvano Franzi ha partecipato alla collettiva
MAIL ART IN AMICIZIA
presso spazio ARTECARLA - Il mese di settembre
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CARDINALI CON GIRASOLI, IN PROCESSIONE E SULLA NEVE
Alla fine delle personale Silvano Franzi omaggerà di una Sua bellissima ed artistica rielaborazione.
http://silvanofranzi.blogspot.com/p/piccolo-glossario.html
desidero ora inserire le mail art con le quali Silvano Franzi ha partecipato alla collettiva
MAIL ART IN AMICIZIA
presso spazio ARTECARLA - Il mese di settembre
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CARDINALI CON GIRASOLI, IN PROCESSIONE E SULLA NEVE
Alla fine delle personale Silvano Franzi omaggerà di una Sua bellissima ed artistica rielaborazione.