In un acquerellista che si rispetti, ma comunque sia, in un qualsiasi artista definito tale, non può mancare nel proprio "cosidetto book" le composizioni varie di natura morta, eccezion fatta per i pittori naif e i surrealisti./onirici.
Ognuno le interpreta a proprio modo, come è giusto che sia. Mario le interpreta nella classica espressione del vedo per poi riportare sulla tela esattamente ciò che la vista percepisce, accompagnato sempre dalla sua tecnica così capace e alquanto scrupolosa.
Per esperienza personale durante una personale è sempre difficile far apprezzare al fruitore una natura morta a discapito di un paesaggio...il paesaggio ne esce sempre vincente. In questo caso credo che ci debba essere un forte dubbio...e per Voi?
atmosfera d'autunno (55 x 42 cm)
cipolle all'olio (26 x 25 cm)
composizione (51 x 37 cm)
effetto vetro (33 x 26 cm)
il primo pesce (29 x 26 cm)
Interno con natura morta (45 x 53 cm)
pane e mele (28 x 32)
settembre (38 x 31 cm)
ALLA PROSSIMA --CIAOOOO