La pittrice in "vetrina"si chiama:
SILVANA CONSOLI
Silvana è arrivata su queste pagine tramite il nostro amico comune ALESSANDRO MONTALTO, bravissimo poeta nonchè cultore delle tradizioni popolari e tanto altro ancora. (potrete vedere la Sua personale on-line cliccando sul suo nome a sinistra de blog).
Mi ha chiesto di essere presente con le Sue opere in questo spazio parecchi mesi fa e come gli amici che l'hanno preceduta, ha aspettato pazientemente qualche mese ed ora lo spazio è tutto Suo.
In questa carrellata di immagini, troverete opere eseguite ad olio ed ad acrilico su tela, raffiguranti volti, tanti volti di donne e di bimbi, in contesti di situazioni reali ed oniriche...un mix di visi dai grandi occhi puliti e limpidi.
E poi angeli, putti e qualche paesaggio che Silvana ha eseguito principalmente durante alcune estemporanee di pittura presso la Sua zona.
Non dirò nulla di più poichè leggerete scendendo nella pagina la recensione del Suo critico di fiducia, e lascio dunque che le Sue opere parlino di Lei...della Sua passione della Sua voglia di esprimere emozioni attraverso il Suo pintare.
VI PRESENTO .
SILVANA CONSOLI
Silvana Consoli nasce a Biancavilla (CT) l'8 Maggio 1974.
Fin dai primissimi anni di età ha la possibilità di crescere accanto allo zio
pittore padre Dionigi La Mela, facendo nascere in lei l'amore per l'arte.
Guidata dalla passione per il disegno inizia vari corsi di
pittura e modellato presso numerosi studi di maestri. Muove i primi passi verso
collettive ed estemporanee già nei primi anni della sua sperimentazione
artistica.
Nel 1997 apre il proprio atelier di pittura e scultura, approfondendo
sempre più le numerose tecniche della pittura acrilica, acquerello, affresco,
china, olio ecc...
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1990 prima mostra collettiva ad Adrano
·
1992 collabora alla realizzazione della
scenografia per il presepe vivente ad Adrano
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1992 partecipa alla mostra concorso per presepe
portatile ad Aci Bonaccorsi, dove le viene dato il premio “Paesaggio etneo”
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1993 collabora alla realizzazione della
scenografia per il carnevale adranita
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1999 collettiva d'arte in occasione dell'evento
Saluto alla luna” - Aci Catena -
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2001 1° concorso regionale – pittura e poesia
città di Maniace -
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2001 estemporanea di pittura Bronte
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2002 espone l'opera “ l'inizio della vita” nella
mostra concorso per la chiesa di San Giovanni di Adrano
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2003 collettiva d'arte ad Adrano
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2009 collettiva d'arte presso la galleria Art
Center di Adrano
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2011 collettiva d'arte a Milo – “Sapori e colori
dell' Etna”
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2013 esposizione collettiva in occasione del
convegno sul cerimoniale di un comune ad Aci Catena
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2013 Estemporanee di pittura : Resuttano, Valledolmo,
Montalbano Elicona, Raddusa
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2013 dal
20 Luglio al 20 Settembre - esposizione collettiva di tre opere presso la
galleria “ RINASCENZA CONTEMPORANEA” - Pescara
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2013 dal 20 al 30 Ottobre – esposizione
collettiva di due opere presso la galleria d'arte Katanè - Catania
ed inoltre : l'attuale MOSTRA PERSONALE ON-LINE - sul blog http//lavostraarte.blogspot.com di Carla Colombo - mese di novembre
Andrea Domenico Taricco Critico d'arte ( scrive sul corriere dell'arte)
" Le figure angelicate di Silvana Consoli rifuggono dall'oggettività concreta del mondo, cercando la salvezza in dimensioni sublimi che annunziano la speranza di un mondo migliore.
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RECENSIONE DEL POETA, NONCHE' STORICO DI CULTURE E TRADIZIONI ALESSANDRO MONTALTO DI ADRANO CT, dietro presentazione di questa personale
RECENSIONE DEL POETA, NONCHE' STORICO DI CULTURE E TRADIZIONI ALESSANDRO MONTALTO DI ADRANO CT, dietro presentazione di questa personale
“Conosco Silvana Consoli da molti anni. Diciamo che, indirettamente, in quanto concittadini, ci siamo visti vicendevolmente crescere, anche artisticamente. Ha sempre vissuto verso quella che è la tipica magnetica attrazione che, da un lato, caratterizza il mondo dell’arte in genere e, dall’altro, distingue chi, dell’Arte in se, ne fa un comandamento costante.In effetti, è stata sempre presente, attraverso Mostre Collettive (e non solo tali), tramite “cantieri” artistici inerenti lavori di ampia portata e mediante altri percorsi. È passata dalla tavolozza del suo studio casalingo, a creare un vero e proprio Atelier, aperto al pubblico e avente nome “Arkadys”.Contattata dai più, ha sempre avuto una ferrea volontà nel seguire figure artistiche, anche locali, diverse dalla sua per stile, spessore ed età. Ascolta attentamente, osserva minuziosamente e, umilmente, è “cresciuta”.Al suo curriculum, si incastra, ora, il mattone edificante del suo passaggio nel blog di Carla Colombo che tanto spazio ha dato a diversi “amanti dell’Arte” di Adrano (CT), me compreso e senza la quale, indubbiamente, non ci si sarebbe potuti seriamente inserire nel web, in maniera così piacevolmente interattiva.Non sono un addetto ai lavori, eppure, credo Silvana abbia raggiunto una specifica maturità per ciò che concerne il percorso evolutivo che l’ha portata, in un non ampio ventaglio di anni, a stilizzare corpi e volti femminili di colore, contrassegnati da un’espressività carnale e intermedi fra la staticità ed il senso del movimento, attorniati da paesaggi, forme e colori, certamente etnici e aggraziati da caldi colori che danno, via via, tenuità a soffusi effetti chiaroscurali.Si è dedicata, pure, al paesaggio, alle nature morte, non rifiutando, neppure, altre tecniche e materiali, fino a creare complementi d’arredo, assai diversificati per grandezza, finalità e forma/colore. Nel meglio osservare alcune delle sue opere per poi sovrapporle al suo vissuto di moglie e madre, credo, in alcune, condensi una certa impronta che sa di pura maternità.Si rimane incantati (e non sono il solo a dirlo), dalle figure umane di colore che sa raffigurare con dovizia di particolari e con innocente semplicità. Le raffigura nella loro totale quotidiana enunciazione fisica, non tralasciando quello che tendono ad essere o a svolgere.Penso, Silvana Consoli, tenda a catturare l’innocenza per antonomasia ed immortalarla sulla tela: basti pensare che, molti “tratti” o “sguardi” da Lei coniati, sono i medesimi sia che si tratti di una donna (con in braccio o meno una creatura ancora da svezzare) sia che si abbia, innanzi, uno dei suoi puerili “angeli”.Due cose mi balenano in mente nell’osservare alcune sue opere. L’Africa (e Paesi simili) è proprio a due passi (con tutte le sue bellezze e contraddizioni). L’esser madre non può e non deve avere limitazioni antropologiche di alcuna fattura. Per carpire ciò, occorre semplicemente osservare il suo quadro in cui è proprio una donna di bianca carnagione e dai biondi capelli che avviluppa a se una creatura dall’opposta tinta epidermica e che sembra sentirsi confortata da quel semplice primitivo gesto.Le sue “nere Madonne” spiccano su un fondo che sa ora di cielo e ora di astratta muta forma cromatica, laddove, viceversa, è ora una figura dalla chiara cute a disgiungersi da una profondità scarsamente illuminata. È, questo, un voler separare il soggetto dalla sua dimensione spazio temporale, o, forse, si tratta di una schietta, genuina ed autentica sintesi pittorica, voluta per conciliare due estremi?Personalmente, non so Voi, ma preferisco dar linfa alla seconda ipotesi. Grazie”.
Alessandro Montalto
SILVANA CONSOLI (
L'Estetica dei sentimenti )
Recensione critica della Dott.ssa Francesca Mezzatesta
(storico e critico dell'Arte e spettacolo)
Silvana Consoli, nasce a Biancavilla
nel '74 e oggi vive ad Adrano (Ct), sin da bambina riceve il dono di amare
l'arte e la sua storia artistica sembra perpetuare il fascino di antichi
artisti. Difatti, come il grande Maestro siciliano Antonello Da Messina il cui apprendistage,
avviene nella bottega di un frate: Colantonio a Napoli, anche per
lei le prime fasi della sua evoluzione tecnico-artistica si sviluppano
nell'atelier dello zio, il frate cappuccino Dionigi (dell'Accademia di Milano
per l'Arte Sacra). L'atmosfera mistica che per anni la circonda, influenza la scelta
di soggetti sacri come madonne, angeli e “Mater Amoris”.Nel tempo matura le sue
metodologie di studio e lavoro anche con altri maestri di pittura e realizza
scenografie per il “Presepe Vivente”ad Adrano e per il “Carnevale Adranita”.
Dopo numerose collettive e premi dagli anni '90, nel '95 apre un Atelier :
“Arkadys” ad Adrano (CT), dove tutt'oggi opera con più tecniche :
acrilico,olio,e china e dalla micro-pittura al al macro-affresco in pitture
parietali e volte, in luoghi privati e cappelle gentilizie. Tra i suoi soggetti
preferiti vi è la donna, soprattutto dai tratti somatici esotici ma con gli
occhi acquorei, sino a sconfinare con l'elegante figura di una donna del
periodo “Belle Epoque”che celebra l'emancipazione femminile e ricorda la nobile
palermitana“Donna Florio”. L'artista siciliana approda a uno schema femminile
che al primo incontro con l'immagine sembra dolce e indifesa e che invece
incarna tre delle caratteristiche che il critico Mario Praz sottolinea nel suo
testo “La carne e il diavolo”: esotismo,estetismo ed erotismo.
Il “Locus dell'anima”, delle donne
descritte da Silvana Consoli, vive e pulsa negli sguardi magnetici e carezzevoli al contempo. Dalla
semplicità delle vesti , per quanto consistenti e plastiche ma sempre
eleganti, traspaiono messaggi universali di recupero della vera
bellezza e armonia della “sacralità”della donna. Linguaggi pittorici, da cui
trapelano dialoghi a volte inquietanti , che inducono a intense introspezioni,
e trascinano lo spettatore in narrazioni, legate alla realtà della donna in
paesi lontani. Una lontananza, che per l'artista non è solo luogo d'estasi ma
di comprensione di problematiche morali e materiali, anche nella natura delle
donne più vicine ed in paesi emancipati. Donne simbolo di pensieri e anima
poetici, colorati da scenari dalle striature che dipanano in languidi
cieli, dall'imprecisata ora e che
potrebbero abitare nel sud Africa o in un oriente lontano, dove le lancette
degli orologi sono segnate solo dalla luce. nulla del nostro caos cittadino, in
un tripudio di nuance di meriggi che sfumano con quelle delle albe o dei tramonti. In “Tramonto d'Oriente”,
affiora dalla terra, il corpo sdraiato
di una donna, il cui giacinto è nelle radici del sottosuolo, metafora del suo
inconscio, dove la libertà è il sogno e nella tenerezza il sussurro della sua
sensualità. La metafora dell'ondeggiare orizzontale del suo corpo, ne delinea
l'orizzonte e nel fluire di un oceano di sentimenti, ne disegna i contorni e lei ci mostra, l'aurea
invisibile del “paesaggio dell'anima”. Un estetismo che non sfiora mai la
soglia della superficialità, ma suscita un vortice emozionale profondo, dove
tutto sgorga di smalti vivaci e brillanti estesi in larghe campiture
nell'eterna energia del femmineo.
L' iconografia è spesso ricongiunta alla “Mater Amoris”, la maternità intesa come
incarnazione della vita e espressione tra le più sublimi della purezza
dell'amore. Nel rigoglio favoloso del colore
le sue opere attraversano gli sguardi oltre la tela e raggiungono il
cuore dell'osservatore, creando una comunicazione non verbale ed una
riflessione intensa. Tra gli incanti dei fiori tra i capelli e i drappi
colorati e turbanti annodati, donne in
un tutt'uno con i loro piccoli figli e quest'ultimi avvolti sulle spalle, sui
grambi strette a loro, appaiono come un prolungamento del loro stesso corpo .
Raffigurazione intimistica di scene quotidiane, si espandono lungo la
superficie pittorica, con iperrealismo temperato, che testimoniano alla donna nel contemporaneo, quel paradiso
di equilibrio appartenente ad una natura spesso violata. Silvana Consoli
approfondisce tematiche sulla povertà e la condizione femminile dei
“Locus”dimenticati, ma con il suo pennello ne descrive il coraggio e la dignità
. Scenari misteriosi africani e “aridità” dei deserti alle loro spalle lasciati sbiaditi e sfocati nello sfondo,
mettono ancora più in evidenza la ieracità espressiva e sottolineano quanto
nelle metropoli sconosciute e caotiche la loro condizione di immigrate possa in
confronto rappresentare il deserto, o ...forse ancora il deserto di molte
donne, quello della solitudine, dista solo un passo ed un respiro. Tra gli
incanti multipolicromi, brillano come smaltate, le pennellate che si estendono
in un magma di sensazioni. Il decorativismo raffinato, avvolge le “Mater Natura”, con forme di prati
fioriti klimtiani e le ammanta con i colori del cielo e il fascino delle donne
dei paradisi alla Gaugin. Una pittura per chi solo desidera l'anelito paradiso
lontano da ingiustizie e violenze. Una
fuga all'estasi , l'artista usa come "leit motiv" la genesi creativa
avvolta dal sole e dagli smalti accesi, quale segno che nell'affannosa esigenza
cosmica cerca di ricompensare un equilibrio che spesso è distrutto o stravolto.
Un accento sul ruolo della donna contemporanea e del suo destino, in cui
focalizza l'attenzione sulle problematiche presenti in una società di degrado
non solo materiale, la cristallizzazione dei sogni e profondità dei sentimenti,
avviene attraverso la sua pittura, dove ricompone quei frammenti spesso sparsi
e lacerati dell'immagine femminile. Oltre l'anima, l' “animus” che Jung
descrive della donna, come voce interiore dell'intimo sacro, dello spirito
d'iniziativa, maturità spirituale in positivo ed intelligenza, passione e
sensibilità ed esperienza emotiva in lei intrinseche da non distruggere. Il
fascino del suo linguaggio suscita attrazione nelle sue immagini mito-poietiche
in cui l'habitat dei personaggi è plasmato con la natura verso la riscoperta di
archetipi in ricerca delle radici primordiali della figura della donna,
distante dalle nevrosi metropolitane e considerata merce da consumare.
Rivisitazioni della purezza che rifuggono dal "falso"prototipo di una
bellezza impossibile e che nella sua "arts creandi" sanno far
riscoprire una ricchezza nella sofferta indagine della realtà femminile al di
là di continenti lontani che la
riflettono e che trasmettono uno straordinario corollario di immagini dedicate
dall'effemeride, all'infinito ruolo della donna : dal trascendente “Essere”
all'umano “Sentire”.
dove e come trovare Silvana:
Atelier "ARKADYS"Via Catania, 244 Adrano (CT)
info:3393002051 e mail:
silvanaconsoli@tiscali.it
SILVANA - DURANTE UNA ESTEMPORANEA
ED ORA ALLA PRESENTAZIONE DI ALCUNE OPERE - tutte opere eseguite ad olio, solo in alcuni casi acrilico.
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LE DONNE DI SILVANA
/SENSUALI - AFFASCINANTI - MATERNE/
/SENSUALI - AFFASCINANTI - MATERNE/
ANGELI / PUTTI/FIGURE SACRE
PAESAGGI
DUE SCULTURE
ED INFINE
A Voi care amiche ed amici ogni commento, che sarà senz'altro gradito a me, ma soprattutto a Silvana.
Ciaooo a tutti e buona visione