La galleria questo mese non va in vacanza! Troppo entusiasta nel dare spazio all'artista che ora propongo.
Ritengo, a mio modesto parere, che il Suo operato sia più che valido se pensiamo poi che si tratta di un giovane artista il Suo operato la cosa mi entusiasma ancora di più.
E' ormai noto che regalo spazio all'arte tutta, ad ogni espressione artistica, ma in questo caso credo davvero di avere a che fare con un artista che avrà un futuro brillante nel mondo della scultura, ma lo potrete vedere Voi stessi
"scorrendo immagine dopo immagine, facendo un giro intorno ad esse a 360° per merito di foto egregiamente scattate"
Quando ci si avvicina alla scultura, si dovrebbe sempre girare intorno alla stessa, riuscendo a capirne tutta la sagoma, la lavorazione, le varie sfaccettature, non esiste un "fronte o un retro", la scultura va osservata ed ammirata facendo appunto un giro completo intorno ad essa.
L'AFFASCINANTE E MISTERIOSA ARTE SCULTOREA
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Quando un amico comune mi ha mostrato alcune immagini di opere dell'artista che tra poco Vi presenterò, non ho avuto alcun dubbio sulla richiesta di riservargli uno spazio.Ritengo, a mio modesto parere, che il Suo operato sia più che valido se pensiamo poi che si tratta di un giovane artista il Suo operato la cosa mi entusiasma ancora di più.
E' ormai noto che regalo spazio all'arte tutta, ad ogni espressione artistica, ma in questo caso credo davvero di avere a che fare con un artista che avrà un futuro brillante nel mondo della scultura, ma lo potrete vedere Voi stessi
"scorrendo immagine dopo immagine, facendo un giro intorno ad esse a 360° per merito di foto egregiamente scattate"
Quando ci si avvicina alla scultura, si dovrebbe sempre girare intorno alla stessa, riuscendo a capirne tutta la sagoma, la lavorazione, le varie sfaccettature, non esiste un "fronte o un retro", la scultura va osservata ed ammirata facendo appunto un giro completo intorno ad essa.
PER QUESTO MESE DI AGOSTO
VI PRESENTO
LO SCULTORE
LO SCULTORE
LUCA ZULIANI
L'AFFASCINANTE E MISTERIOSA ARTE SCULTOREA
DI LUCA ZULIANI
di Carla Colombo
E' ciò che si
prova nell'avvicinarsi alle sculture di Luca Zuliani; un misto di fascino e di
mistero che avvolge e incute di cercarne il significato e gli stati
d'animo.
L’aspetto che subito salta agli occhi
è la modernità espressiva, che si riscontra in qualsiasi opera qui
rappresentata nonostante il materiale utilizzato sia un materiale antico, forse
il più antico per eccellenza, il più povero, ma senz'altro il più dolce, il più
caldo, il più carezzevole, ed è il materiale che Zuliani predilige; il legno.
Zuliani ha il
"mestiere" in mano, studiato ed approfondito, ma che deriva da una
passione nata in età adolescenziale, una passione forte che lo ha portato
ad accostarsi alla scuola d'arte per studiarne le lavorazioni e cercando tra i
vari accostamenti a maestri dell'intaglio di rubare, forse, trucchi
che solo i grandi sanno di avere.
Nelle
opere lignee di solito vengono conservati nodi e fessure per poi
arricchire il tutto con solchi studiati della scalpellatura sapiente e ben dosata in modo che
nulla stoni e che il prelievo del materiale diventi arricchimento dell'opera ed
è ciò che Zuliani mostra in alcune opere lasciandole allo stato naturale, altre
opere invece vengono trattate per darne
lucentezza; effetti particolari che assumono l'aspetto metallico, come se
fossero state forgiate o cotte in forno.
Luca Zuliani
prende le distanze dai soliti canoni, ma non li rifiuta, conosce la
storia dell’arte e mostra notevole padronanza dei processi formali: disegno,
tecniche, strumenti per modellare la materia.
Nelle sue
opere non siamo davanti a modellatura,
spesso si fa l’errore di chiamare sculture opere modellate con la creta, ma a
vere e proprio sculture dove il materiale viene tolto, taglio dopo taglio, colpo
dopo colpo da un pezzo unico
per cercare e scoprire il regalo che manifesterà nella trasmissione del proprio stato d'animo
su un pezzo di materia che potrebbe sembrare inerte, invece l'artista sa
già che dal materiale uscirà qualcosa di unico, qualcosa che avrà anima e
cuore, che vivrà di pulsazione propria.
Cerchiamo di
carpire l’essenza e l'energia pura che Luca Zuliani trasmette e che non è contaminata
da fattori esterni rispetto all'espressione artistica.
La Sua è
espressione pura, a volte violenta, a volte selvaggia. a volte mistica, che,
accompagnata da un sapiente uso del "mestiere" rende le Sue
opere pregiate e personali.
Riuscire dalle
immagine a capire tutte le varie lavorazioni diventa abbastanza difficile, le
sculture vanno viste fisicamente, ma da
quel che si può intravedere ogni scalpellata è data a ragion veduta, non per caso
o per sbaglio, tutto è meticolosamente ben studiato, ma il tutto assume lo
stesso un aspetto spontaneo ed avvolgente come se fosse tutto naturale, dovuto
proprio alla sicurezza ed alla immediatezza espressiva.
Nell'opera
"Apollo" leggiamo la drammacità di un uomo crocefisso in un
cerchio la cui circonferenza emana fiammelle. Un uomo asciutto, senza
volto, come se appunto la drammacità del vivere possa accadere a tutti noi,
indistintamente, colpendo a caso, come in una roulette.
Un
bell'insieme che incuriosisce e cattura lo sguardo soprattutto negli arti
volutamente bronzati, forse bruciati. Quante volte ci siamo autoaccusiamo di aver
bruciato una vita!
In
"Ferocia", se ci soffermiamo sul volto potremmo pensare ad un
qualcosa di consistente, di solido, di volutamente massiccio. Il legno viene scolpito
a pezzo unico dando sagoma ad un volto fermo e sicuro Il tutto diventa ancora
più concreto quando ci si sposta con la sguardo alla parte inferiore, La materia
assume un gioco di frastagliature che si
uniscono al volto per farne un insieme d'energia. Artigli che squarciano,
artigli che feriscono, artigli che provocano dolore.
Che dire de
"Il frutto del desiderio" ? Una Dea, Venere, Eva, una musa
ispiratrice. la donna raffigurata solo nel tronco, un corpo sinuoso, che
un uomo desidera. Gli arti sono inesistenti, forse immaginari. Molto
interessante la folta chioma arricchita dal trattamento steso
e da una sfera rossa...forse la mela di Eva? Molto interessante inoltre
la lavorazione a ricamo scolpita nella parte inferiore a delineare un insieme
armonioso, accattivante e alquanto personale.
Con
"Implosione" Zuliani raggiunge il suo inconscio espressivo.
Occhi sbarrati che scrutano un vedo non vedo, in un cranio-testa ripiegato,
sofferente: occhi imploranti oppure spaventati, implosione di dolore, ancora
più imploso se possibile dal bavaglio-drappo posto sulla bocca come a chiudere
una via di sfogo, di urlo, di dolore.
Forse semplicemente
l'impossibilità di raccontarsi e di farsi ascoltare a riesce molto bene a trasmettere
un senso di angoscia, di sofferenza. Valido messaggio in questo difficile
momento che stiamo vivendo un po' tutti.
"Motore
in avaria" ? La fantasia la fa da padrona oltre ovviamente la
bravura di esecuzione.
Un motore in
avaria rappresenta in fondo il nostro corpo, quando si incomincia a sentire che
qualcosa lo sta segnando, lo sta distruggendo. Un motore (di una
macchina) è come il nostro cuore (di un corpo) ed allora vediamo questo
volto con il richiamo di un movimento-gioco di tratti più o meno solidi, ben
scolpiti e accoppiati, una macchina solida che si sfascia paragonabile ad una
vita che si perde.
Dalla foto non
si nota, ma girando appunto a 360° intorno alla scultura il volto si sfigura segno appunto di sofferenza, di degrado, di
solitudine ... il volto è irriconoscibile, distrutto.
L'opera
"Psycho", affascinante e coinvolgente, mezzo profilo di un volto che denota un modo di essere, di pensare, di
agire.
Con tanti
piccoli intagli di scalpello l'artista è
riuscito a trasmettere visivamente un volto, ma soprattutto di una mente,
sicura, ferrea.
Eppure anche
la staticità di volto e la sicurezza di una mente può vacillare e ci vuole davvero poco a perdere i propri
punti fermi, le proprie sicurezze.
"Re
Mida" potrebbe essere paragonata alla precedente "Ferocia", ma
più elegante, levigata, lineare. Un bellissimo pezzo unico di bravura e Re Mida
…
piange la figlia d'oro senza vita
(tratto dal celebre passo).
Un grido di
libertà, di esplosione viene trasmesso con "Resurrezione".
L'uscita da
uno squarcio di materia del corpo a braccia aperte ed il capo rivolto al
cielo, proprio come la resurrezione di Gesù.
Un'opera inneggiante
alla libertà, o di denuncia per tanti
corpi sofferenti..eppure deve, deve esserci la resurrezione dopo i momenti di dolore.
Ed infine, ma
non ultima "Terra madre" , molto originale, calda, una madre natura
che porta nel grembo la vita, colorata, luminosa.
Molto
accattivante nel suo insieme per la naturalezza del legno con i suoi nodi ma
anche per l'arricchimento fantasia di
chiara impronta personale.
Soffermarsi su
ogni opera per carpire i dettagli e farsi coinvolgere in
un mondo silente ma di forte impatto emotivo è questo che Zuliani invita a
fare, facendoci sentire attrazione per
ogni Sua opera.
Nonostante la Sua
giovane età sa come “acchiappare” l’estimatore delle Sue opere ed è conscio
della Sua bravura che sfocerà senz’altro in altre stupende opere per un Suo personale
percorso artistico ricco di soddisfazioni
Dalla Sua ha la sensibilità, la tenacia, la testardaggine
di artista, ma soprattutto di un uomo che
ha riposto in questa sua arte parte della Sua vita con dedizione e tanta tanta
passione.
L’arte non sa
mentire e solo chi fa vera arte sa essere artista.
Carla Colombo
18 luglio
2015
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Poichè ho cercato di "leggere" attraverso le immagini, con il rischio ovviamente di mal interpretare anche perchè, come dicevo, una scultura va osservata a 360°, mi permetto di postare anche la risposta che Luca Zuliani che mi ha inviato in risconto all'invio di questa mia recensione.
"Buongiorno Carla,
intanto La ringrazio... la recensione mi è piaciuta tantissimo...e in alcuni punti (vedi descrizione di Implosione) mi sono perfino emozionato/commosso... ha proprio scritto ciò che io sentivo e che volevo esprimere.. e sono soddisfatto di esserci riuscito.
Le altre due sculture a cui tengo particolarmente sono Psycho e Motore in avaria.
So che non dovrei, ma effettivamente non Le ho precisato alcune cose di queste sculture (e ammiro le sue interpretazioni in base a delle semplici fotografie)... per notare alcuni particolari purtroppo bisognerebbe averle fisicamente davanti. Mi auguro che in futuro possa esserci quest'occasione anche per conoscerla e ringraziarla di persona.
Tornardo alle sculture...
In particolare per Psycho, il volto preso in modello è quello del David di Michelangelo (simbolo di perfezione e determinazione a mio parere). Con la sua torsione e deformazione volevo rappresentare la fragilitá e il mutamento della psiche umana.
Motore in avaria.. mi è piaciuta la sua interpretazione, sopratutto il riferimento al cuore/motore. Con quest'opera la mia intenzione era quella di rappresentare l'alienazione dell'uomo moderno. Come ha visto lei, il volto è diviso in due parti... la prima, quella più in evidenza, rappresenta l'uomo protagonista della propria vita e che cerca di stare al passo con il progresso tecnologico (quasi si adegua, come sta ad indicare la parte finale del volto che si allinea alla ruota meccanica).. l'altra parte, che solitamente si nota in un secondo momento, rappresenta semplicemente la conseguenza a quanto prima detto..dove l'uomo è esposto ad una maggiore solitudine e pressione psicologica, sotto la quale è facile scivolare nell'isolamento e nel malessere, nella degradazione della coscienza.
Il frutto del desiderio, confermo che è proprio Eva che vuole nascondere la mela. Il titolo è ambiguo, proprio perchè si riferisce sia alla donna in sè che alla mela (il peccato).
Ferocia rappresenta la parte malvagia e crudele che si nasconde nell'uomo, questa scultura vuole mettere in evidenza l'animo oscuro rappresentato dagli squarci degli artigli.
Infine Re Mida si ispira al seguente passo dell'omonima storia:
Gli occhi di Mida luccicarono. Non dovette riflettere per dare una risposta. "Mio signore" disse,
"concedimi che qualunque cosa io tocchi diventi oro". Sarebbe così certamente diventato l'uomo più ricco del mondo.
"Così sia!" disse Dioniso e, prendendo Sileno per un braccio, ritornò nel suo regno. Ma Mida notò
che il suo passo era lento e il suo volto preoccupato.
(...) Mida sedeva così sul grande trono d'oro col pane e il latte trasformati in oro davanti a lui, piangendo la figlia d'oro senza vita e rammaricandosi d'essere stato così sciocco e così avido.
Ho cercato di farle una panoramica...così come rispondo di solito alle domande di coloro che si avvicinano alle mie sculture.
Ovviamente vorrei che si sentisse libera di prendere o meno in considerazione quello che le ho appena scritto. Per me è stato un modo per farmi conoscere un po' di più e l'occasione per confrontarmi con un'esperta in materia."
Grazie ancora.
Buona domenica,
Luca Zuliani
BIOGRAFIA
Luca Zuliani nasce a Camposampiero (PD) il 27 ottobre del 1988, vive e lavora a San Giorgio delle Pertiche (PD).
Fin dall’adolescenza scopre la
passione per il legno, comprando il primo scalpello all’età di 12 anni.
Si diploma nel 2007 presso l’Istituto d’Arte Pietro Selvatico di Padova
dove nei cinque anni di studi apprende le tecniche di scultura e modellazione
con i professori Iral Mario e Rodella Sergio.
Nello stesso anno entra a far parte dell’Associazione “Picchio Rosso” ,
dove conosce e si confronta con altri scultori, iniziando a
partecipare a varie dimostrazioni, manifestazioni, mostre e concorsi di
scultura.
Tra il 2008 e il 2010 partecipa a più noti simposi di scultura su legno
nelle città di Auronzo di Cadore (BL), Castello Tesino (TN),
Temù (BS) e Asiago (VI).
AL SUO ATTIVO
- DUE VOLTE III PREMIO all’ex-tempore di
scultura su legno “Giovanni da Cavino” Cavino (PD).
- anno 2013 - riconoscimento dalla giuria del “Risveglio dell’Arte” di
Limena (PD) per l’opera “Motore in Avaria”.
in corso : anno 2015 - PERSONALE ON-LINE galleria lavostraarte di Carla Colombo . mese di agosto
ALCUNE OPERE
rappresentate in diversi lati
titolo opera : APOLLO
titolo opera: FEROCIA
titolo opera: IL FRUTTO DEL DESIDERIO
titolo opera: IMPLOSIONE
titolo opera: MOTORE IN AVARIA
titolo opera: PSYCHO
titolo opera : RE MIDA
titolo opera: RESURREZIONE
titolo opera : TERRA MADRE
ed inoltre una carrellata veloce di altre sculture
che mi sono permessa di prelevare dalla Sua pagina facebook
che mi sono permessa di prelevare dalla Sua pagina facebook
inoltre :
Cell: 329 3437928
Mail: lucaz.scultore@gmail.com
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a Voi ogni commento al riguardo..
e se posso consigliare, non perdetelo di vista,
avrà un sicuro successo
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a Voi ogni commento al riguardo..
e se posso consigliare, non perdetelo di vista,
avrà un sicuro successo