Il mese di Giugno lo dedico ad una persona che non conosco personalmente, ma che ho avuto modo di conoscere attraverso le belle parole espresse dal Suo amico di sempre ed anche mio amico-pittore Tiziano Scarpel (vedi la sua personale cliccando sul nome a sinistra dell'elenco..
Vorrei anche io avere amici così premurosi e cari che senza chiedere sanno dare e sanno percepire lo stato d'animo che si vive.....
Questa sensibilità così sottile di Tiziano ha fatto sì che mi convincessi (oltre alle belle opere che andrò a postare) di dedicare questo mese - spero colmo di sole - a MARIO BOTTEGA, UN PITTORE che si diletta a dipingere "falsi d'autore" ma a modo proprio.
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Ho avuto il piacere e l'onore di poter ammirare due Sue opere dal vero, a seguito della collettiva CONNUBIO D'EMOZIONI che ho tenuto presso il mio atelier nel mese di maggio e devo dire che le opere di Mario sono state tra quelle più ammirate dai visitatori che hanno presenziato alla mostra.
La Sua è una pittura armoniosa, levigata, liscia, un olio "vecchio stile" che conquista sempre perchè raffinato, curato, armonioso.
Campiture eleganti si adagiano sulla tela accarezzate da mano sapiente e meticolosa, la cromia densa di armonia e gli accostamenti ben studiati nel gioco di luci e ombre, fanno la pregevolezza delle Sue opere
Falsi d'autore (a volte riprodotti nei dettagli a volte interpretati) rendono onore a maestri del passato tanto che in alcuni casi può diventare difficile cogliere l'originale.
Mi sono soffermata parecchio sugli sguardi delle figure che ho potuto ospitare e Vi assicuro che la nitidezza degli occhi penetra nell'animo e ti fa chiedere "ma quanta sensibilità è stata riposta". Lo sguardo ti segue, ti accompagna, ti entra...in un un bellissimo gioco di luci e di inviti a voler soffermarsi, a non staccarsi.
Mario, oltre alla bravura tecnica acquisita nel tempo, ha il colore dentro. La pittura dunque , è il suo angolo preferito, il suo rifugio, il suo momento di riflessione...è parte di sè ed è un vero peccato che sia così avaro di esposizioni, un vero peccato non regalare a tutti la possibilità di vedere le Sue opere attraverso mostre ed eventi.
Penso che quando si ha il dono di saper trasmettere tanta bellezza non la si debba tenere per sè, ma occorre lasciarla andare, farla ammirare da altri occhi e renderla pregevole proprio dai tanti sguardi.
Non so se ci riuscirò, o meglio, se io e Tiziano ci riusciremo con questa personale e con l'opportunità della collettiva a spronare Mario a rendere onore alle Sue bellissime opere che hanno assolutamente bisogno di essere ammirate.
Per ora, accontentiamoci di vederle qui, su questa personale on-line Sua sicura che saranno di Vostro gradimento, e se Vi andrà di lasciare un Vostro commento Mario ne sar super-felice e sarà sicuramente, uno sprono a lavorare ancora ed ancora meglio...se possibile.
Carla Colombo
giugno 2013
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A me non resta che dire..."Tifo per te Mario" e tu lo sai il perchè...ciaooo
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Mario Bottega nasce a Pieve di Soligo nel 1943.
Ha da sempre avuto la passione della pittura e la Sua particolare attenzione è dedicata soprattutto ai falsi d'autore.
Non ama molto esporre le Sue opere, ha partecipato solo a due collettive, ma quest'anno, a marzo, spronato dall'amico comune Tiziano Scarpel ha organizzato una personale presso l'Hotel Conta di Pieve di Soligo e sempre per mezzo dello stesso ha partecipato alla collettiva Connubio d'emozioni, presso l'aterlier Artecarla ad Imbersago nel mese di maggio presentando due bellissime opere, molto apprezzate dai visitatori della collettiva.
due opere esposte alla collettiva CONNUBIO D'EMOZIONI
a sinistra
Luana - olio su tela 50x40
a destra
Ragazza con l'orecchino - olio su tela 50x40
Mario attualmente vive e
lavora a:
Sernaglia della Battaglia .
Località Falzè di Piave
Via Papa giovani 23°
Nel suo
peregrinare attraverso volti e figure della grande pittura, Mario Bottega ci
restituisce un itinerario che ha nel Bello, nell'armonia, il suo filo
conduttore, come se per lui dipingere fosse un modo per ritagliarsi uno spazio
di ordine e di serenità, una sorta di rifugio, in qualche modo, che però non
chiude, bensì espande lo sguardo e l'animo.
Egli studia l'opera
del passato, di volta in volta scelta, come altri potrebbero fare con un
paesaggio, che la vista percorre nei dettagli e nelle sfumature, cogliendo non
solo il dato oggettivo (la gamma cromatica, la disposizione degli elementi, il
gioco di luci e ombre), ma anche quel che si potrebbe definire il “carattere”
di un dipinto, l'impronta unica che l'artista, a suo tempo, ha saputo
infondere. La sua mano traccia con fedeltà la copia, anche se talvolta Bottega
apporta alcune modifiche (ad esempio, nel particolare dell’“Amor sacro e Amor
profano” di Tiziano o nella “Venere” di Giorgione). Ritroviamo comunque alcuni
caratteri distintivi, propri della sua tecnica e, probabilmente, del suo modo
d'intendere la pittura: una morbidezza nella pennellata, un colore pastoso e
racchiuso in campiture nette e dense. Elementi che ben si legano a quella
ricerca di serenità e armonia, di cui si è già fatto cenno per quanto riguarda
la preferenza dei soggetti.
Annibale Carraci - il mangia fagioli - olio 70x60
Dama con l'ermellino - olio - 60x40
Leonardo - olio - 60x40
Jan Onorè Fragonard - fanciulla che legge - olio - 90x65
Bartomè Esteban - venditrici di frutta - olio 80x60
La Gioconda - olio - 67x53
Orazio Gentilleschi - suonatrice di liuto - olio 80x70
Tiziano - Flora olio - 80x60
Giacomo Cerruti - la filatrice - olio 80x70
Ragazzi che mangiano frutta - olio 90x70
Giorgione - ragazza che dorme- olio 100x60
Goia - maya desnuda - olio 90x60
Leonardo - ultima cena - olio 160x80
olio 110x90
Annibale Carraci - pietà - olio 95x95
Madonna - olio 90x90
Tiziano amor sacro amor profano (particolare) 60x10