Mi sono trovata davanti alle opere di AIDA GUARDAI cercando di carpire il Suo mondo che si apre a noi in modo molto contrastato...a volte onirico, sognante, quasi di favola per poi immergersi in volti così reali, così particolarmente duri e decisi nei tratti.
Non mi è mai successo fino ad ora di affrontare aspetti così diversi pittoricamente, ma non tanto per il diverso modo di utilizzare le tecniche, ma per questo modo di esternare l'insieme della raffigurazione, cambiando scenografie e stati d'animo.
Come ho detto prima Aida in alcune opere sviscera il mondo onirico-sognante, di favola , come se volesse e si augurasse di vivere in un mondo migliore dove il sogno può diventare ancora un tramite positivo per vivere questi nostri giorni.
Come ho detto prima Aida in alcune opere sviscera il mondo onirico-sognante, di favola , come se volesse e si augurasse di vivere in un mondo migliore dove il sogno può diventare ancora un tramite positivo per vivere questi nostri giorni.
I volti delle sue donne sono dolci, carezzoli colmi di lietezza. Sono forse donne di altri tempi e le lo posture lo sono altrettanto, diventano attimi raffinati e quasi familiari, come se il tempo si fosse fermato; quei tempi in cui il raccogliere un fiore, l'immergere i piedi nelle acque lungo le sponde di un fiume erano movimenti e gesti tanto familiare e "femminili", gesti che oggi vengono snobbati e assolutamente superati.
Tutto questo raffigurato con colori solari, brillanti, dove i gialli ed i rossi emergono in tutta la loro lucentezza.
Tutto questo raffigurato con colori solari, brillanti, dove i gialli ed i rossi emergono in tutta la loro lucentezza.
E se da un lato troviamo questo mondo di "sogno", subito dopo ci troviamo ad ammirare opere dove i lineamente dei vari volti diventano duri, sicuri, seriosi, come se l'apertura procedente fosse poi una chiusura obbligata, forzata, per le successive espressioni a testiomianza che la società di oggi non ci permette più di sognare per tutto ciò che la Soicietà ci propina.
Anche i colori diventano "Seriosi". Aida utilizza in alcuni casi il nero, per rimarcare ancora di più i lineamente che necessariamente vuole che siano di forte impatto e di forte caratteristica personale. Pennellate grasse e corpose, seppur levigate, rendono il tutto molto personale.
Contrasti dunque da approfondire e da sviscerare o solo semplicemente da osservare e da amare.
Mi sposto un attimo ed ecco che ancora mi ricredo...ora mi sto soffermando sui soggetti floreali : ed ecco che il sole ritorna alla grande; luminoso, ampio, pulito...irrogatore di tante luce.
Un interessante ed ulteriore approfondimento meritano i suoi disegni; istintivi, densi di carattere espressivo e di immediatezza di tratto.
Una continua evoluzione dunque questa di Aida, sia pittorica che spiriturale, densa di pathos e di ricerca intimistica che sprona senz'altro l'interesse di coloro che si rivolgono a questa artista con l'intento di studiarne i vari passaggi ed il proseguo del suo percorso artistico.
Aida Guardai è... e sarà sicuramente un valido nome nell'arte contemporanea che esalta quegli artisti che nella pittura ripongono parte della loro vita con la dedizione e l'entusiamo di solo chi ama l'arte sa regalare senza nulla chiedere in cambio...la semplice e pura bellezza e passione della propria arte.
Carla Colombo
20 febbraio 2011
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La personale di AIDA GUARDAI chiude il sipario....
ma solo momentaneamente,
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La potrete inoltre seguire sul proprio sito personale :
e sul sito d'arte
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