VOGLIO ORA DEDICARE E CONDIVIDERE CON VOI TUTTI
QUESTA PAGINE E LE PROSSIME
CHE DEDICO COL CUORE
AL MAESTRO ARNALDO BERETTA,
che mi ha ridato la vita in "ARTE" nel 1996,
una pausa per me durata quasi venticinque anni.
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Mi sono trovata a scrivere del maestro A. BERETTA in occasione dell'uscita del calendario anno 2008 della mia parrocchia, IMBERSAGO
(la copertina del calendario- olio su tavola "La Parrocchia")
Sollecitate dalle figlie del maestro Beretta, Annamaria ed Elena, ho redatto un breve profilo del maestro, diventato anche il mio maestro nell'anno 1996. Il maestro aveva 85 anni.
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ARNALDO BERETTA nasce a Brescia nel lontano 2 gennaio 1911 e, rimasto orfano all'età di soli 7 anni, viene ospitato in collegio.
Ed è qui che impara il disegno e ad amare l'arte che l'accompagna per tutta la sua lunghissima vita.
Come spesso succede, la vita ci obbliga a scegliere strade diverse da quelle che vorremmo ed anche il maestro Beretta si ritrova presto operaio, per diventare successivamente tecnico-progettista. Erano gli anni difficile del dopoguerra.
Non sto a descrivere gli anni della Sua gioventu' che lo hanno visto "soldato" nelle purtroppo famose guerre e non sto neppure a sottolineare le varie difficoltà che ogni giorno si propinavano in quel periodo, anni difficili per tanti.
E' comunque in questi anni che Beretta dipinge con tanta passione e dedizione.
La sua prima vera e stupenda opera che ho potuto ammirare solo in foto risale al 1937. Non ho avuto ancora la fortuna di vedere altri lavori di quel periodo, ma penso che, vedendo questa qui sotto postata, le altre non potevano essere da meno.
olio su tela
ciliege e vetro anno 1937
Con amici pittori si associa al gruppo G.A.R. di Milano e col gruppo partecipa a numerose mostre personali e collettive nel Nord e Centro Italia non disdegnando le estermporanee che davano l'opportunità di trascorrere giornate in serenità all'insegna del buon umore e dell'amicizia.
In questi anni era facile vederlo con il suo cavalletto di campagna dipingere in plain-air. con i suoi amici pittori del milanese.
E il 1971 quando per sopraggiunti limiti di età, decide di porre fine alla sua attività lavorativa e di dedicarsi unicamente alla sua arte ed agli impegni familiari, piuttosto duri e dolorosi, perchè è proprio in questi anni che subisce la perdita della cara moglie.
Apre uno studio nella zona Navigli, in quella affascinante Milano "da bere" ed è qui che assapora il tempo immerso nei suoi colori, nelle essenze varie. Il suo angolo di immersione totale trova apprezzamenti specialmente da parte di visitatori stranieri che in quel periodo frequentavano la zona Navigli.
Dipinge appunto la Milano di quei tempi, in particolari i Navigli in ogni angolo e con qualsiasi luce del giorno e delle stagioni.
(il maestro nel suo studio a Milano sui Navigli)
Nel 1995 a seguito di una visita ad amici residenti ad Imbersago resta piacevolmente colpito dal paese brianzolo definito "la perla della Brianza" ed è così che decide di trasferirsi, sfruttando lo spazio-studio, giorno dopo giorno con una meticolosità di "quasi da timbratura di cartellino" .
...E qui avviene il nostro incontro...E' MIO VICINO DI CASA .
Il maestro ha 84 anni e questa nuova dimensione di vita lo rigenera, lo ringiovanisce nel fisico, nell'energia, nell'entusiasmo.
Le passeggiate continue di ogni mattina sia d'estate che d'inverno, tra il verde della campagna e tra le sponde del fiume gli fanno assaporare colori ed emozioni nuovi ed è facile scorgerli nei suoi colori che cambiano tonalità, i verdi diventano più luminosi, gli azzurri delle acque sembrano osannare a cieli sempre più tersi e gli angoli brianzoli si susseguono con ritmo instancabile.
Sembra incredibile, ma se ne va in giro con la macchina fotografica e sviluppa su diapositive le foto scattate, riportandole poi su un piccolo proiettore manuale che farà suo appoggiandolo sul cavalletto per cogliere sulla tela bianca l'attimo dello scatto. (....non dimentichiamo che il maestro si avvicina ai 90 anni)
La sua pittura dunque assume nuove luminosità e sfumature, cromie diverse, ma nonostante i suoi anni, continua a sperimentare ed immergersi in nuovi lavori (sembra impossibile..eppure!)
Tutto ciò mi esalta, e mi avvicino nuovamente all'arte. Sono colpita dalla sua spinta e dalla volontà così ferrea di continuare a dipingere su spazi bianchi, su qualsiasi pezzo di cartone, ma presto mi rendo conto della spinta energetica che l'arte regala.
E' il 1996. La sua mano trema, il pennello diventa meno sicuro, i colori perdono luminosità, ma senza arrendersi si crea un appoggio affinchè possa appoggiare il braccio e riesce dunque a porre il colore sulla tela con la naturalezza di sempre, un continuo ed interminabile modus operandi senza fine.
Sono anni di intenso lavoro e di complicità artistica tra il maestro e l'allieva. Mi trasmette il suo entusiasmo, mi confida alcuni segreti della sua arte, ma anche della sua vita, manifesta alcune sue riflessioni sulla società, sulla politica, sul mondo lavorativo, insomma il nostro diventa un appuntamento fisso di ogni sabato pomeriggio...e poco importa se poi il tempo che dedico alla pittura lo devo in qualche modo recuperare nei lavori di casa, ecc. ecc , in quelle poche ore...ho il mondo fra le mani, ma soprattutto mi rendo conto di
cogliere attimi preziosi per la mia futura arte.
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Sono con il maestro Beretta- è l'anno 1995
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Per me è nuova vita e per il maestro sono una solare compagnia (così lui dice).
Ho ritrovato la mia arte, la voglia e la volontà di credere che c'è ancora la possibilità di poter esternare con i colori dopo tantissimi anni di pausa, dopo tanti sogni lasciati da tempo in un angolo.
A lui devo la mia rinascita in arte, ma anche il comprendere l'umiltà che ci deve sempre accompagnare quando ci poniamo a motrare un nostro lavoro!.
A Merate - è l'anno 1996 - durante la manifestazione "CreART" espongo le mie opere (ed il maestro qui ha 85 anni )
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihgalhuvNcaqz7eroVfgCzw3ForRDjoggyPlUb09n_PG8pGhz4JJIPdG7mLmPzT4zZ3hMWpe87icimf8pdkWhWqDfSMw3r0XFKxjM33JGat61gfTFd6WhQEsTDBG5hDkQFBfOvabDke7CG/s400/col+masrstro+a+Merate.jpg)
Insieme percorriamo anni esaltanti, anni colmi di colori, di scambi di opinioni, di racconti, di aneddoti, e fra le mura del suo piccolo studio il tempo vola.
Mi piace giocare con lui e spesso mi ritrovo bimba, divento bonariamente dispettosa rubandogli il pennello, lo scuoto sul braccio facendogli cadere in modo sbagliato il colore, e lo scarabocchio lasciato sulla tela diventa una risata, un gioco simpatico e complice. Oppure, quando per il maestro diventa eccessivo il tracciare una linea, poichè la sua vista fa la dispettosa, aiutarlo e conteplare poi insieme il lavoro terminato.
durante la manifestazione "Mettiti in mostra" ad OSNAGO - anno 1998
durante la mia personale.."SOGNI,RICORDI...LE MIE TELE" .a Villa Sirtori - Olginate - anno 2002
Non potrò mai dimenticare i suoi consigli :
"pitura no quel che te vedet, ma quel che te sentet....non dipingere ciò che vedi ma ciò che senti, ed alla fin el sarà semper un bel quader ..ed alla fine sarà sempre un bel quadro
oppure....
"sta atenta ai verd , l' e el culur pusé dificil ...stai attenta al verde, è il colore più difficile in assoluto"
"el ga' de ves un bel quader, minga un quader de futugrafia ....deve essere un bel quadro, non un quadro di fotografia"
Penso che questi suoi "dire" siano stati dei veri toccasana per la mia pittura.
Continua a dipingere fino a 95 anni, ( da non credere ) ma i suoi colori incominciano a diventare sporchi, perdono in luminosità, i tratti sono insicuri e tremanti, il colore lascia gocce... ed il maestro si arrende!
Si arrende al colore, quando ormai i suoi occhi sono stanchi, sono annebbiati, quasi non ci vede più. La sua mano è ancora più tremante e tutto diventa flebile, insicuro.
Ma non alla vita!
Egli dipinge ancora con la testa, ripercorre tutta la sua vita nei colori, lo si sente spesso parlare delle sue mostre, dei suoi amici pittori, mi sprona ancora coi suoi consigli, ed inoltre freddo, distaccato come è sempre stato...nei sogni tribula ancora con i suoi verdi...il colore più difficile in assoluto.
Oggi il maestro Beretta ha 99 anni compiuti a gennaio scorso, è un piccolo-grande uomo di 45 kg., si è trasferito in un'altra via sempre ad Imbersago affinchè le figlie lo possano accudire con maggior facilità e presenza. Ripercorre continuamente passo dopo passo la stanza adibita a soggiorno, la mansarda posta al piano superiore è diventata la sua camminata invernale ripercorrendo il perimetro tantissime volte con le sue opere poste lungo le pareti che sua figlia ha definito sorridendo "la sua pinacoteca"...ed è qui che ho scattato alcune foto dei suoi lavori di qualche anno fa.
Il suo studio che ora provvisoriamente è il mio studio, conserva ancora la sua presenza e tra le essenze dei colori e gli odori dei solventi ho immagini ben presenti del nostro trascorso con la nostra pittura che tanto ci dona, ma tanto ci prende.
La Sua voce, e non solo, è dentro di me e credo che ci resterà per sempre.
CON IL MAESTRO e le FIGLIE ANNAMARIA ED ELENA durante la mia personale COLORI IN CONCERTO - a Merate - anno 2005 (il maestro ha 94 anni)
AL MAESTRO ARNALDO BERETTA
CHE MI HA ILLUMINATA NELL'ARTE PULITA E DI AMORE,
REGALO PARTE "DEL MIO CUORE"
CARLA
(anche se lei maestro mi diceva spesso che sapevo già dipingere, forse se non fosse stato per lei, non avrei ripreso...o forse si...non so...comunque è stato importante che lo abbia fatto spronata nel vedere lei dipingere).
Durante la personale : TRA TERRA E CIELO presso CA' MURNE' A CASSINA FRA MARTINO - MERATE - anno 2007 (pensate...96 anni!) ed io ad occhi chiusi....:-)
VI ASPETTO ALLA PROSSIMA PAGINA...
Una lunga carellata di opere dedicate a Milano e la zona Navigli.