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Mi chiamo Carla COLOMBO, sono una pittrice e scrivo di poesia, ma, poichè amo tanto l'arte , oltre al mio sito ed ai miei blogs che qui sotto vedete, ho aperto questa Galleria virtuale per dare spazio all'arte di altri artisti. A tutto il marzo 2017 hanno esposto la loro arte su queste pagine virtuali 100 artisti con diverse espressioni artistiche: pittura, scultura, poesia, musica, fotografia ed altro
..e per ora mi fermo qui con un caloroso saluto a tutti quanti. Contattatemi come e quando volete: carla_colombo@libero.it

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venerdì 16 aprile 2010

I PRIMI LIBRI EDITI


Molte sono le pubblicazioni di Francesco Baldassi e
desidero elencarle in queste pagine seguendo un ordine decrescente di pubblicazione, ma Vi ricordo che sul sito sito
troverete tutto, ma proprio tutto sulle sillegie di poesie


Il Volto e la Parola - poesie (Pigreco Ed., 2004).

Silloge volta ad ampliare, approfondire e consolidare, espressivamente  ed esteticamente, i temi della fede ed il linguaggio della poesia, nel tentativo di fusione di questi due aspetti nella sintesi comunicativa della nuova visione del mondo propria dell’autore .
L’evoluzione del linguaggio, la peculiare e variegata accezione semantica, profilano nuovi territori di esplorazione linguistica e comunicativa assai articolata e complessa




UNA POESIA FRA TUTTE

Leggero risale

Quando raduno dalla mia insipienza
le ore spossate dal rancore
d’una vita dispersa nel vociare
nello sgretolamento nella
rovinosa disunità del cuore

e il tempo si discioglie nel vanire
e l’animo si piega a raccontare
la traccia di dolore che si scaglia
in lamine affilate di bruciore
(mentre leggero risale il Tuo patire):

solo allora raccolgo il Tuo respiro
e mi piego al tepore del Tuo abbraccio
ogni giorno a levarmi in esili parole
per bruire la tenerezza del Tuo amore
che trafigge l’essenza del donare.

Per questo tendo ogni fibra ad aspirare
la cavità assoluta della luce
che s’irradia dal centro della mente
dove premuroso Ti sporgi ad annullare
le incrinature ruvide del cuore.

Sei perfetto! Attento ad ogni piega
che fonde la sostanza del gridare
dispiegando la voce nel Tuo ardore
a rinverdire l’attonita speranza
che avvince il mio fragile morire.


Stupore  - poesie (Gabrieli, 2003).


Silloge che accompagna l’autore, passo passo, nel percorso intrapreso di un ‘Ritorno’ al Padre, cioè nel mondo della sua adolescenza e giovinezza: il mondo della fede.

I testi poetici, oltre che frutto di ricerca letteraria ed estetica, trovano motivazione ed ispirazione nella testimonianza partecipata della sua rinnovata condizione di vita.


UNA POESIA FRA TUTTE DELL'ANGOLOGIA :

Stupore

Stupore dell’azzurro destarsi
stupiti al sottile
tattile laminare della luce
sorpresa avanti l’alba
nella sua curvatura
limpida saettante all’orizzonte
nell’arco aperto della mente
scattata ancora a consegnarci
corporeo il tepore della vita:

e mattini così trepidi
di penetranti voci
raccolte nel tuo abbraccio!

Stupore
della perennità
del volteggiare attonito
dello squittire adamantino
in cristallini aerei
passaggi apparsi
a sondare vergini cavità
condensate nel centro del pensiero
nella fitta, silente
sonorità del vento
nell’incorporeo arpeggio dell’amore:

e garrule rondini a forare
l’aerea dissolvenza della luna
nell’impietrito squillo dell’albore!

Stupore  della grazia
di poterti chiamare
d’ascoltarti vicino alla mia assenza
di adorarti sospeso nel mio nulla
di coglierti - folgorato
nell’attimo che sa d’eternità -

Padre perfetto, Dio
della consolazione
della bruciante attesa, Dio
unico e immenso
raccolto nell’infinità amorosa
del tuo Volto.

Stupore del respiro
della sconfinata libertà
dello spirituale chiarore
che aleggia nella candida
veste dei tuoi figli, mio Signore.

AH, parlare e amarti
con la voce dell’essere integrale
a raggiungere il tuo cielo profondo
consumarsi dentro la perforazione
nell’universo creatore
del tuo Verbo!

Stupore di sorprendermi
esistente
vivo nell’intimo
del tuo possente ardore
nell’estasi
nel palpito, nella irrompente
graziosità del cenno
nella operosa, essenziale
beatitudine della tua dimora
o Vasta Donazione.

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Prova generale - poesie (Gabrieli, 1985).

Silloge antologica, arricchita di vari componimenti e frammenti di diario.

Questo libro, pur annoverando pregevoli composizioni pregresse e validi inserimenti inediti, non registra una posizione significativa nell’articolazione evolutiva dell’autore.






APPUNTI DI DIARIO (UNO FRA TUTTI)

Un gesto
Le foglie di questo pergolato sono di pietra. Tanto è ferma l’aria intorno. Da questo tavolo, in questa città in mezzo al mare, sento farsi buio. Non so se sono una statua o se posso muovermi.
Una mano sottile, abbronzata, di donna, percorre un lembo di tavolo, poi si alza e resta sospesa, impietrita come la mia fantasia. È un gesto o un pensiero della mente. O la carezza di un ricordo o forse la nostalgia di terre lontane, dove le donne sognano l’Italia e le sue isole e il suo sole, come un miraggio.
Oppure il gesto esprime una tristezza o tutta la tristezza. Poiché penso che nel Nord o nelle grandi isole del Nord, il cielo è sempre offuscato e le città sature di nebbie e gli uomini dentro si aggirano senza cuore o col cuore in frantumi. Ma quel pensiero e quella mano sono ricordi e partenze, separazioni disumane e lutti. Sono tutta l’impotenza e tutta l’esistenza e tutta l’inutilità. O forse soltanto una dolcezza vana di una donna sconosciuta, uguale a tante altre che s’aggirano come fantasmi di pietra in questa immobilità oscura.
Portoferraio, agosto 1969

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Questa luce indossata dalle nostre parole - poesie (Rebellato, 1983).

Silloge che, a dispetto dell’accoglienza positiva del libro precedente, pur restando nei contenuti cari alla sinistra, riapre la voce propria dell’autore.
Scontento dei compagni, anche se la silloge esprime contenuti, tratti dal territorio culturale della sinistra, “augurabili”.
Bilancio positivo della critica. Il testo ha anche conseguito il premio della Regione
Veneto nel 1984


UNA POESIA FRA TUTTE

Felicità

Fragrante ragazza questa
felicità che lievita lentamente
che punge con fermento dolcissimo
questa mia grande felicità che sugge
il mio desiderio sino alle gocce
estreme, questa fragile, che canto
nella più squallida prostrazione
che adesco col respiro di tutte
le nostalgie possibili, che
accarezzo col diaframma più tenue
del cuore, questa mia eterea creatura
nata tra le frange leggere
del sorriso, questo inatteso
assalto di voci notturne, veloci
le tiepide, sontuose nella loro
ultima regalità, sorte da improvvisi
bagliori, celate nel manto
suo, di questa felicità leggera
tra le vesti della sua
accattivante freschezza, questa
- ragazza albata dalla malinconia -
ineguagliabile felicità mi è
scivolata lentamente tra le dita
lasciandomi un vuoto nelle mani.

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Identificazioni e ossessioni - poesie (Gabrieli, 1976).

Silloge che attesta il tentativo dell’autore di appropriarsi, oltre che della dottrina di Marx, anche della cultura di sinistra, quella che allora andava ‘per la maggiore’.
Questo testo ha trovato consensi, come c’era da aspettarsi, dai compagni ‘addetti’ ai lavori.



UNA POESIA FRA TUTTE

Lui

Arrivò deserto, come la brina.
Aggredì la sabbia con i piccoli
piedi nudi e attese che il sole
dimenticasse la spiaggia.

Ma ancora
c’era un’ombra lunghissima
senza nessuna presenza
in controluce. Era
un rumore giallo in contrasto
col mare.

Ma il mare
scioglieva quell’uomo come il sale
mordeva il suo essere quasi
una memoria presente.

L’aria
Un poco bruna, ma non v’era
risacca: solo un bianco
lunghissimo filo che separava
la terra dall’acqua.

Lui
attese che l’aria stagnasse
e in quell’ora dubbia del crepuscolo
iniziò il suo rito.

In lontananza
si vedeva enormemente solo
con la mistica accesa dei suoi gesti
e forse un minimo convulso
agitare di labbra.

Finché
l’ombra chiuse quei piccoli cerchi
ed inghiottì perfino il mare.

Di lui non restò neppure
il sapore o il vento
ai miei occhi dilatati.

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Ceneri del cortile - poesie (Rebellato, 1969).

Silloge che registra il passaggio dell'autore, dalla vita religiosa, al secolo, e il suo inserimento alla vita civile.
Fu Giorgio Vigolo ad orientarlo in questa prima opera, indicandogli in Rebellato il possibile Editore. Come poi avvenne.






UNA POESIA FRA TUTTE

Io non so che morire

Confusi nella nebbia
dormono i pini. Il cielo trasale
e si consuma. Ritorna un limpido
stormire d’azzurro attorno
ai lecci, e un’ansia
d’innocenza. Nessuno resta
nel cuore della notte
a riconoscersi il viso
tra le mani.

1961

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si continua alla prossima pagina con altre pubblicazioni

14 commenti:

  1. Confusi nella nebbia...dormoni i pini...
    Il cielo trasale e si consuma.
    Ritorna un limpido stormire d'azzurro attorno ai lecci e un'ansia d'innoncenza.
    Nessuno resta nel cuore della notte a riconoscersi il viso tra le mani .....

    un'opera data 1961..che dire...ho pesato e soppesato queste parole...che ti entrano dentro come se fossero parole sempre sentite ed evitato sempre di sentire...eppure sono sempre lì presenti ed instancabili...le ho gà fatte mie...
    Carla

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  2. Maria Luisa F.17/04/10, 13:25

    Buon giorno, io non sono un'artista e tanto meno una poetessa...al contrario mi piace osservare i dipinti perchè riescono a trasmettermi con i loro colori e soggetti emozioni che mi nascono dentro. Solo ora mi sto rendendo conto di quanta tenerezza riescono a trasmettere i poeti. Grazie signora Colombo perchè è solo merito suo che mi sto affacciando entusiasta al mondo delle liriche e riesco ad apprezzare questo incantevole universo. Vorrei complimentarmi con Lei, poeta Baldassi, perchè mi ha dato la possibilità di condividere i suoi messaggi e di sperare come Lei per un'avvenire prossimo.
    G r a z i e, g r a z i e !

    Maria Luisa

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  3. Bellissime le tue poesie!, mi immagino mentre dolcemente stringi nella tua mano una penna e scrivi i tuoi pensieri e le tue emozioni da regalare a tutti noi. Passerò ancora prima di terminare il mese per leggere altre prose di cui farò tesoro. Ciao, Maura

    ciao Carla, come stai? è sempre interessante seguirti. Ti devo mandare l'indirizzo?
    Baci

    RispondiElimina
  4. Grazie molte MariaLuisa e Maura.
    Francesco ne sarà felicissimo. Atendiamo le sue risposte.

    Sono felice che tutto questo mio proporre artisti sia per Voi stimolo a seguire il mondo artistico e letterario...sono davvero contenta di tutto ciò, anche se non Vi nascondo che il lavoro dietro a queste pagine non è indifferente.
    Spero che l'entusiasmo regga. ciaoooooooooo

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  5. FRANCESCO BALDASSI17/04/10, 16:01

    CARLA, DAL GIORNO CHE MI SONO RICONOSCIUTO PALPANDO IL MIO VOLTO CON LE MANI, HO INIZIATO QUESTA IBCREDIBILE AVVENTURA DELLO SPIRITO, CON LE ALI DELLA POESIA, CHE MI HA CONDOTTO PER TUTTA LA VITA.
    COME VEDI, SONO GLI STESSI ELEMENTI CHE ILLUMINANO LA TUA ARTE A TENERMI COMPAGNIA IN QUESTA TRANSUMANZA.
    CIAO!

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  6. Carissimo Francesco Baldassi, sono onorata di poter prendere visione dei suoi scritti. A me leggere piace molto ma grazie alla gentilissima Carla ho potuto piacevolmente approfondire questo vostro affascinante e per certi versi sconosciuto mondo.
    Auguri per una vita piena di soddisfazioni.
    Giuliana

    Signora Carla, lei è sempre carinissima!, un abbraccio

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  7. francesco baldassi17/04/10, 16:15

    Gentile Maria Luisa F., questo universo fantastico
    chiamato poesia, ha in serbo sorprese straordinarie che alimentano la nostra interiorità, di sogno e d'amore per la vita.Ti auguro con tutta l'anima di farne una profonda esperienza, anche se dovrai alimentarla in controtendenza con un secolo arido e prosastico.
    Questo vuole essere un invito e un augurio.
    Ciao.

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  8. Tutte poesie molto toccanti, non so se per paura o egoismo ma quella che mi ha dato un senso di spensieratezza è quella dedicata a Carla. Un omaggio ai dolci e meravigliosi paesaggi naturali dove le magie del creato regalano luoghi incantati e spunti meditativi.
    Complimenti, con stima
    Emilio V.

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  9. Ciao Francesco, approfitto di questo spazio per farti arrivare il mio saluto e la mia rinnovata stima e affetto.
    Ho conosciuto il poeta Francesco Baldassi ad ottobre scorso a Giardini Naxos e mi è rimasto nel cuore per la sua signorilità e sensibilità. Grazie Francesco per quello che hai saputo regalarmi.

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  10. francesco baldassi18/04/10, 09:17

    gentile Maura, accolgo e ribadisco la tua emozione nel rappresentarti il momento creativo, che specialmente per la poesia, si condensa in un tempo contenuto e bel definito: quello riconosciuto come ispirazione. per chi crea (almeno per me è così), il tempo riversato nelle parole che si addensano attorno ad un nucleo, gestito dalla mente e dal cuore, lascia fluire nell'animo del poeta una forza primordiale che ricorda la genesi della vita, e sedimenta nell'essere tutta la prepotenza della felicità.
    prova a ripercorrere a ritroso ciò che si potrebbe percepire nel nostro spirito quando ci si abbandona all'atto creativo riferito ad una qualunque forma di 'bellezza'.
    ciao! fatti risentire.

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  11. Grazie Maura, Giuliana, Nina..per la vostra partecipazione.
    Nina...bello veroa Giardini Naxos????

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  12. francesco baldassi18/04/10, 09:39

    gentile Giuliana, mi compiaccio con te nel sentirti affermare il tuo piacere per la lettura. è veramente un conforto (per chi scrive), poter rilevare questa cosa così fragile nel contesto attuale di prepotere mediatico che affida quasi esclusivamente all'immagine la responsabilità di una comunicazione saltando a piè pari l'elaborazione concettuale e personale tramite l'attività critica dell'intelletto da esercitarsi sul linguaggio attraverso la sua decodificazione.
    continua.
    ciao!

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  13. francesco baldassi18/04/10, 10:03

    carissimo Emilio tocchi un tasto molto delicato. e penso che ciascun artista e/o scrittore ponga questo dilemma alla base della sua scelta ed onestà di fondo. e cioè la finalità del suo operare mediante lo strumento comunicativo prescelto. l'arte e la scrittura in genere si pongono in merito alla comunicazione di contenuti. questi rappresentano il messaggio inteso dall'autore, che potrebbe essere - come tu hai lasciato intendere - una semplice transitoria gratificazione, oppure (e qui sta il problema),l'assunzione di contenuti che intendono trasmettere valori inseriti in una visione del mondo comunicata per contribuire, ciascuno secondo la propria ottica, ed i propi strumenti espressivi, a costruire la nostra identità e la nostra destinazione. a volte non basta il semplice abbandono estetico - cosa che, comunque non rende mai giustizia a chi si espone col proprio messaggio - ma esige un'assunzione di impegno e di collaborazione intesa come contributo per costruire il volto dell'umanità.
    ti ringrazio di avermi sollecitato per questo versante e ti auguro impegno e coraggio.
    ciao!

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  14. francesco baldassi18/04/10, 10:21

    carissima Nina, quando ti annunci così, mi sento felice, poiché tocco con mano che l'amicizia scattata a Naxos è autentica, ma io non sempre sono pronto a manifestarti, come sai fare tu, una riconoscenza adeguata, per la mia poca simpatia all'uso del computer. pertanto mi scuso con te.
    insieme alla mia sposa ricambio il tuo saluto e il tuo affetto.
    prova a seguire questo spazio così generosamente offertomi da Carla.Chissà che non lasci una fertile sedimentazione?
    un fraterno abbraccio.

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