Inflorate petale de suflet - Antologia poetica ("Draghistea fundatia", Chisinau, 2008 - Moldova) in lingua romeno-moldava.
Le poesie sono tratte dalle opere (riportate nel presente sito) di Francesco Baldassi. L'ultima composizione: Un infiorato petalo d'anima, così come la selezione, l'impaginazione e la traduzione, con testo italiano a fronte, è opera di Valentina Corcodel.
Frunzele, Stelele - Antologia poetica (Biblioteca "Mesterul Manole", Chisinau, 2008 - Moldova) in lingua romeno-moldava.
Le poesie sono tratte dalle opere (riportate nel presente sito) di Francesco Baldassi.
l'impaginazione e la traduzione, con testo italiano a fronte, è opera di Valentina Corcodel.
il VIDEO E LE FOTO QUI SOPRA TESTIMONIANO
l'incontro del poeta Francesco Baldassi a Chisinau,
Moldova (in occasione della presentazione delle traduzioni della sua
poesia in lingua romena) con il pittore Timotei Batranu, con la
redazione del giornale letterario/artistico Literatura si Arta, con la
vedova di Grigore Vieru (il grande poeta moldavo deceduto l'anno scorso)
e con i due licei 'Mihai Eminescu' e 'Dante Alighieri'.
SE VOLETE :
CRONACA DI UN VIAGGIO
(cliccata qui sotto)
http://www.modulazioni.com/modulazione/moldova.doc
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CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL CONCORSO dell'ACCADEMIA INTERNAZIONE IL CONVIVIO - GIARDINI NAXOS (AUTUNNO 2009)
E' durante la premiazione del Concorso Internazionale Accademia Internazionale IL CONVIVIO a GIARDINI NAXOS - nell'autunno 2009 che ho conosciuto il poeta FRANCESCO BALDASSI e la "Sua sposa" - così la definisce Francesco. una signora gentilissima dal dolce sorriso.
Ed è in quella occasione che Francesco è stato premiato col primo premio assoluto per il libro edito
Norma Malacrida
L'INVOLUCRO DEL NULLA
(Tabula Fati)
RECENSIONI SUL LIBRO
"...ho letto con particolare ammirazione e altrettanta emozione la sua raccolta poetica (e soltanto il titolo non mi convince del tutto). La sua poesia è profondamente riflessiva e concettuale, luminosa, intensissima: la sezione ‘Calma di nuda sostanza’ è, in particolare, bellissima. La leggo e rileggo con il migliore conforto di questa cupa e gelida stagione...". Giorgio Bàrberi Squarotti.
"Dal Simbolismo in poi l’essenza della poesia, il suo obiettivo assoluto, è sempre stato il mistero insito nelle cose. Con l’Ermetismo poi, almeno in Italia, la poesia ha cercato di farsi pura, proprio tenendo presente il discorso sull’assoluto, sull’inespresso: si parlò allora (siamo a metà del Novecento) anche di poesia assoluta. L’arte poetica veniva concepita come una forma di conoscenza e il suo linguaggio come l’estremo tentativo di dar voce all’inesprimibile, di evocare e rivelare il gran segreto dell’universo.
La poesia di Francesco Baldassi si situa in questo alveo, in quella corrente che tanto ha dato alla tradizione italiana contemporanea. I temi fondamentali sono quelli canonici della poesia pura: l’oltre, la vita come consunzione, il tempo che macera, l’amore che salva, e, soprattutto, il nulla, e l’idea che esso sia alla base di tutto. Il nulla, o meglio, il sentimento terribile del nulla è il punto di partenza della poesia di Baldassi che tenta, a volte disperatamente, a volte lucidamente, altre volte addirittura gioiosamente, di riempirlo, di dargli forma, di “vestire” la sua nudità.
Si tratta di una sperimentazione al contempo filosofica ed esistenziale che si realizza attraverso il poetare stesso, mediante cioè il canto e la musica dei versi".
Marco Tabellione
Il nulla alla base del tutto, 27-02-2009 di R. Montagnoli -
« La materialità del nulla, intesa ossimoricamente come presenza, è alla base di questa silloge di Francesco Baldassi. La ricerca interiore sui tanti perché dell'esistenza attuata attraverso un'analisi che lentamente scende in profondità per dare luce al buio assoluto della mancanza di conoscenza finisce per approdare al dubbio, mai risolvibile, che proprio ciò che noi chiamiamo nulla sia il fondamento del tutto. Il lavoro di Baldassi, prima ancora che poetico, è di natura filosofica e i versi sono la manifestazione attraverso la quale si snoda il percorso cognitivo al cui approdo certo non è possibile arrivare, in una ricerca dell'Assoluto, una sublimazione dell'innata spiritualità spesso ignorata e che si svela, pur non completamente, in itinere (Dammi luce, mio Dio / perché è il suo raggio che tesse / intera la trasparenza del mio sogno / e il cuore e il senso delle cose / che di te altissima / cantano impalpabile bellezza / e l'insondabile sereno / della palpitazione del mistero. /...). E' un tragitto intrapreso da tanti in un labirintico procedere che finisce con il riportare alla partenza senza risposte certe, ma con una consapevolezza di serenità tale da desiderare continuamente di riprovare (Quiete di dolce intimità. Nel cielo / gli astri travolgono il pensiero / d'essere esposti al vento / siderale. / Il giorno consuma il desiderio / di durare al di là della limitazione / per cogliere perfetta l'espressione / del compimento. / Tra gli alberi raccolti nell'aperto / spazio che modula il sentiero / della sorte, m'abbandono all'alito / del cuore. / In questa transumanza dalla terra / al cielo, stridulo stropicciare di cicale / scorta la vita nel suo percorso estivo / incontro / alla soglia assoluta della serenità.). Siamo indubbiamente, a livello poetico, nell'ambito della corrente ermetica, la più idonea per sviluppare un discorso filosofico di così elevata concettualità e Baldassi è consapevole che, per scelta e finalità, il mezzo appare il più appropriato per sviscerare, enunciare, proporre quest'opera la cui valenza, sotto ogni aspetto, è fuor di dubbio, raggiungendo livelli di eccellenza che ne raccomandano vivamente la lettura. »
ALCUNE POESIE
Antica chiarità
dell’aria, che s’adagia sopra il suolo.
Delle stelle l’antica chiarità
fugge da cosmiche, remote lontananze,
incontro a un tempo
per sempre scomparso nell’ignoto.
E il cuore s’annulla in tanta
immensità che grava sugli umani.
Accogli nella tua soglia il mio sostare!
Per questa sorpresa di navigare assorto
dentro la dispersione della vita,
precipito nell’abisso universale.
E l’impossibile
mia nullità s’immerge
dentro la tua infinita densità
d’Amore
Annunzio mattutino
Il tepore adunate, amiche stelle!
E tutta la levità che copre il cielo
ammanti questa serenità del cuore.
L’annunzio mattutino della voce
scopre l’aurora. E l’albero
grande, avvolto dalla severità
dell’ombra, bramisce il suo respiro.
Nascerà, certo, da tutta l’assolata
quotidiana assiduità del tempo
il desiderio di attendere all’ascolto
della lamentazione
alitata dal vento tra le fronde.
E subito sulla pelle
s’accenderà una vastità profonda
di memorie che all’anima
ridonano il sapore
di viandante antico della terra.
Macerazione
I giorni si diradano nel tempo.
E cresce questa mia pensosità
che assimila il Creato nel profondo
scavato lentamente dalla vita.
Mi abbandono sorpreso / a questa identità
che chiama la Presenza
dalla vertiginosa altezza che frantuma
tutta la compattezza del mistero.
Il respiro dell’anima
è l’andare.
Ed ogni verso tradotto nello spazio
trafigge l’adolescenza della carne.
Ma il mio cammino scandisce la cadenza
della macerazione
e punta, alto,
nella condensazione cosmica del tempo.
CONTINUA...
Caro Francesco,e' ancora vivo in me il ricordo della bella ,appassionata,a volte "urlata" discussione che facemmo nell'occasione del nostro incontro. E' piacevolissimo reincontrarti in questi spazi virtuali dove le parole restano e senza essere"urlate".Registro questo tuo bellissimo incontro a Chisinau che mi ha fatto rivivere un upisodio e che conferma quanto ti dissi a proposito della poesia.Successe alcuniani fa quando inoccasione di un convegno-medico mi trovai in Moldava e scoprii come quella gente ami la poesia.Infatti dopo una cena conviviale a fine lavori ci intrattenere alcuni poeti del posto (di cui ovviamente non ricordo il nome)ma che ci fecero passare una serata bellissima. Perche' dico questo? Perche' ti dissi allora che un popolodeve amare la poesia e se l'ama ama i poeti.Purtroppo non e' cosi per il nostro paese. I russi( e per estensione gli slavi) invece, come diceva Pasternak,adorano la poesia. Conclusione:se si ama la poesia si ama l'arte pura e i suoi vestali di cui tusei degno rappresentante.Un sincero abbraccio,Romeo.
RispondiEliminaSi può affermare che in ogni verso c'è un messaggio di lode al Padre quale ringraziamento per il più prezioso dono donatoci La Vita!
RispondiEliminaEgli ha donato se stesso per tutti noi,... per la remissione dei nostri peccati e nonostante questo generoso atto di fede e amore alcune volte dubitiamo della sua presenza. Nel mondo in cui viviamo, adesso più che mai dobbiamo essere portatori della parola di Dio, essere testimoni di fede e lasciarci amare e guidare sulla sua via, verità e vita.Riprendiamo in ogni famiglia la recita del S. Rosario e attraverso Maria arriveremo al Padre.
Albertina P.
Francesco
RispondiElimina-----
Ho una richiesta per te!
Avendo contattato il prof. Carmelo Cozzo (mio ospite qui sul blog-se vuoi clicca in alto a sinistra) che avrebbe piacere di ricevere direttamente da te la tua pubblicazione.
Purtroppo l'approccio con i mezzi informatici è o per lui "impossibile" quindi mi ha pregata di inoltrarti direttamente la richiesta.
Se per te la cosa è fattibile, ti posso lasciare più avanti l'indirizzo di recapito postale? postale?
Grazie Romeo per la tua testimonianza...e grazie a Lei Albertina.
RispondiEliminaHo già il Suo indirizzo...che inoltrerò senz'altro al prof. Baldassi a fine mese.
Salutoniiii
ho letto più volte queste sue poesie e non trovo parole adeguate per esprimere tutta la mia ammirazione.grazie Francesco
RispondiEliminacarissimo Romeo,il tuo commento ni ha piacevolmente sorpreso. ti ringrazio sinceramente di questa tua sincera e gradita esternazione. come hai rilevato nel tuo soggiorno in Moldova, la 'coltura' poetica è in quel Paese un 'culto'. ma questa nostra percezione non trova riscontro nella cultura occidentale, dove la poesia è andata, in questi ultimi decenni, via via scemando, fino a scomparire definitivamente nelle 'sue' catacombe.
RispondiEliminacomunque anche se clandestina essa poesia, come vedi, è invocata e acclamata da tutti coloro che non si lasciano stremare dalle sirene telematiche e mediatiche d'ogni sorta.
un amichevole saluto e speriamo di poterci riincontrare per rivivere, ovviamente con tenuità di volume canoro, una piacevole conversazione.
Carla, è per me un onore entrare in contatto con l'artista Carmelo Cozzo e poterci scambiare le nostre esperienze e la fruizione dei prodotti della nostra specifica attività. mandami ovviamente il suo indirizzo (magari anche un recapito telefonico) ed entrerò al più presto in contatto con l'artista.
RispondiEliminati ringrazio ancora per la tua sempre rinnovata disponibilità.
cara Albertina, sono felice che tu abbia manifestato così genuinamente il tuo profilo comportamentale proprio di chi si pone, con vera fede, alla sequela di Cristo. è cosa augurabile per tutti. ti ringrazio anche di aver apprezzato i miei versi, percependoli come contrassegnati dalla ricerca della volontà del Padre. certo. però assegno anche grande attenzione all'umanità proria della persona, acciocchè si manifestino i segni propri della nostra grandezza, quelli che predispongono all'accoglienza, nel nostro spirito, del sacro e del divino.
RispondiEliminacarissima Gabe, io non ti conosco personalmente. sento solo, attraverso le tue parole, l'alito del tuo spirito. allora ti dico: "non fermarti. vai avanti!".
RispondiEliminachissà che questo abbrivio iniziale non ti conduca, con piena coscienza, a rivelare a te stessa, la grande fame dell'infinito e del sublime, che sonnecchia nello spirito di ciascun uomo, quando, ovviamente, non sia stato assassinato dalla nostra protervia?
hai il mio augurio più sincero e la mia disponibilità ad accogliere qualsiasi tua perplessità.
un fraterno abbraccio.
In un mondo in cui tutto sta prendendo pieghe strane...odio, invidia, disprezzo, arroganza, cattiveria e tutto questo prende il sopravvento su tutto e tutti, resto meravigliato di lei e dei suoi scritti. Le sue prese di posizioni e il suo mettersi in discussione non possono che farle onore. In bocca al lupo affinchè riesca sempre ad arrivare ad ogni sua meta superando brillantemente ogni ostacolo.
RispondiEliminaCordialmente, Carlo N.
Carlo, con queste tue poche righe così ben calibrate ed opportune, mi metti veramente a mio agio, poiché, e tu l'hai ben compreso, il mio atteggiamento complessivo sul piano esistenziale e le forti motivazioni che alimentano la mia scrittura, vertono tutte a definire una mia posizione che vuole, in ultima analisi, essere di stimolo e di ricerca per i lettori, e non solo di gratificazione estetica, ma di approfondimento etico, volto alla definizione di una giustizia possibile che regoli il comportamento ed i rapporti umani sul modello dell'amore inteso nel senso più ampio e più profondo possibile. ciascuno, secondo la sua visione del mondo e secondo i suoi peculiari mezzi espressivi, dovrebbe, a mio parere, proporsi questi obiettivi.
RispondiEliminati ringrazio di quanto mi hai sollecitato e dell'augurio fattomi.
a risentirci.