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lunedì 15 febbraio 2010

ARNALDO BERETTA - il piccolo-grande uomo che mi ha ridato la vita in "ARTE"


VOGLIO ORA DEDICARE   E CONDIVIDERE CON VOI TUTTI
QUESTA PAGINE E LE PROSSIME 
CHE DEDICO COL CUORE  

AL MAESTRO ARNALDO BERETTA,
  che mi ha ridato la vita in "ARTE" nel 1996,
 una pausa per me  durata quasi venticinque anni.
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Mi sono trovata a scrivere del maestro A. BERETTA in occasione dell'uscita del calendario anno 2008 della mia parrocchia, IMBERSAGO


(la copertina del calendario- olio su tavola "La Parrocchia")

Sollecitate dalle figlie del maestro Beretta, Annamaria ed Elena, ho redatto un breve profilo del maestro, diventato anche il mio maestro nell'anno 1996. Il maestro aveva 85 anni.

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ARNALDO BERETTA nasce a Brescia nel lontano 2 gennaio 1911 e, rimasto orfano all'età di soli 7 anni, viene ospitato in collegio.

Ed è qui che impara il disegno e ad amare l'arte che l'accompagna per tutta la sua lunghissima vita.

Come spesso succede, la vita ci obbliga a scegliere strade diverse da quelle che vorremmo ed anche il maestro Beretta si ritrova presto operaio, per diventare successivamente tecnico-progettista. Erano gli anni difficile del dopoguerra.



Non sto a descrivere gli anni della Sua gioventu' che lo hanno visto "soldato" nelle purtroppo famose guerre e non sto neppure a sottolineare le varie difficoltà che ogni giorno si propinavano in quel periodo, anni difficili per tanti.

E' comunque in questi anni che Beretta dipinge con tanta passione e dedizione.

La sua prima vera e stupenda opera che ho potuto ammirare solo in foto  risale al 1937. Non ho avuto ancora la fortuna di vedere altri lavori di quel periodo, ma penso che, vedendo questa qui sotto postata, le altre non potevano essere da meno.





olio su tela
ciliege e vetro anno 1937


Con  amici pittori si associa al gruppo G.A.R. di Milano e col gruppo  partecipa  a numerose mostre personali e collettive nel Nord e Centro Italia non disdegnando le estermporanee che davano l'opportunità di trascorrere giornate in serenità all'insegna del buon umore e dell'amicizia.
In questi anni era facile vederlo con il suo cavalletto di campagna dipingere in plain-air. con i suoi amici pittori del milanese.



E il 1971 quando per sopraggiunti limiti di età, decide di porre fine alla sua attività lavorativa e di dedicarsi unicamente alla sua arte ed agli impegni familiari, piuttosto duri e dolorosi, perchè è proprio in questi anni che subisce la perdita della cara moglie.

Apre uno studio nella zona Navigli, in quella affascinante Milano "da bere" ed è qui che assapora il tempo immerso nei suoi colori, nelle essenze varie. Il suo angolo di immersione totale trova apprezzamenti  specialmente da parte di visitatori stranieri che in quel periodo frequentavano la zona Navigli.

Dipinge appunto la Milano di quei tempi, in particolari i Navigli in ogni  angolo e con qualsiasi luce del giorno e delle stagioni.

(il maestro nel suo studio a Milano sui Navigli)

Nel 1995 a seguito di una visita ad amici residenti ad Imbersago resta piacevolmente colpito dal paese brianzolo definito "la perla della Brianza" ed è così che decide di trasferirsi, sfruttando lo spazio-studio, giorno dopo giorno con una meticolosità di "quasi da timbratura di cartellino" .

...E qui avviene il nostro incontro...E' MIO VICINO DI CASA .

Il maestro ha 84 anni e questa nuova dimensione di vita lo rigenera, lo ringiovanisce nel fisico, nell'energia, nell'entusiasmo.
Le passeggiate continue di ogni mattina sia d'estate che d'inverno, tra il verde della campagna e tra le sponde del fiume gli fanno assaporare  colori ed emozioni nuovi ed è facile scorgerli  nei suoi colori che cambiano tonalità, i verdi diventano più luminosi, gli azzurri delle acque sembrano osannare a cieli sempre più tersi e gli angoli brianzoli si susseguono con ritmo instancabile.
Sembra incredibile, ma se ne va in giro con la macchina fotografica e sviluppa su diapositive le foto scattate, riportandole poi su un piccolo proiettore manuale che farà suo  appoggiandolo sul cavalletto per cogliere sulla tela bianca l'attimo dello scatto. (....non dimentichiamo che il maestro si avvicina ai 90 anni)

La sua pittura dunque assume nuove luminosità e sfumature, cromie diverse, ma nonostante i suoi anni, continua a sperimentare ed immergersi in nuovi lavori (sembra impossibile..eppure!)

Tutto ciò mi esalta, e mi avvicino nuovamente all'arte. Sono colpita dalla sua spinta e dalla volontà così ferrea di continuare a dipingere su spazi bianchi, su qualsiasi pezzo di cartone, ma presto mi rendo conto della spinta energetica che l'arte regala.

E'  il 1996. La sua mano trema, il pennello diventa meno sicuro, i colori perdono luminosità, ma senza arrendersi si crea un appoggio affinchè possa appoggiare il braccio e riesce dunque a  porre il colore sulla tela con la naturalezza di sempre, un continuo ed interminabile modus operandi senza fine.


Sono anni di intenso lavoro e di complicità artistica tra il maestro e l'allieva. Mi trasmette il suo entusiasmo, mi confida alcuni segreti della sua arte, ma anche della sua vita, manifesta alcune sue riflessioni sulla società, sulla politica, sul mondo lavorativo, insomma il nostro diventa un appuntamento fisso di ogni sabato pomeriggio...e poco importa se poi il tempo che dedico alla pittura lo devo in qualche modo recuperare nei lavori di casa, ecc. ecc , in quelle poche ore...ho il mondo fra le mani, ma soprattutto mi rendo conto di
cogliere attimi preziosi per la mia futura arte.
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Sono con il maestro Beretta-  è l'anno 1995
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Per me è nuova vita e per il maestro sono una solare compagnia (così lui dice).
Ho ritrovato la mia arte, la voglia e la volontà di credere che c'è ancora la possibilità di poter esternare con i colori dopo tantissimi  anni di pausa, dopo tanti sogni lasciati da tempo in un angolo.

A lui devo la mia rinascita in arte, ma anche il comprendere l'umiltà che ci deve sempre accompagnare quando ci poniamo a motrare un nostro lavoro!.

A Merate - è l'anno 1996 - durante la manifestazione "CreART" espongo le mie opere  (ed il maestro qui ha 85 anni )


Insieme percorriamo anni esaltanti, anni colmi di colori, di scambi di opinioni, di racconti, di aneddoti, e  fra le mura del suo piccolo studio il tempo vola.
Mi piace giocare con lui e spesso mi ritrovo bimba, divento bonariamente dispettosa rubandogli il pennello, lo scuoto sul braccio facendogli cadere in modo sbagliato il colore, e lo scarabocchio lasciato sulla tela diventa una risata, un gioco simpatico e complice. Oppure, quando per il maestro diventa eccessivo il tracciare una linea, poichè la sua vista fa la dispettosa, aiutarlo e conteplare poi insieme il lavoro terminato. 


durante la manifestazione "Mettiti in mostra" ad OSNAGO - anno 1998
durante la mia personale.."SOGNI,RICORDI...LE MIE TELE" .a Villa Sirtori - Olginate - anno 2002


Non potrò mai dimenticare i suoi consigli :

"pitura no quel che te vedet, ma quel che te sentet....non dipingere ciò che vedi ma ciò che senti, ed alla fin el sarà semper un bel quader ..ed alla fine sarà sempre un bel quadro

oppure....

"sta atenta ai verd , l' e  el culur pusé dificil ...stai attenta al verde, è il colore più difficile in assoluto"
"el ga' de ves un bel quader, minga un quader de futugrafia ....deve essere un bel quadro, non un quadro di fotografia"

Penso che questi suoi "dire"  siano  stati  dei veri toccasana per la mia pittura.

Continua a dipingere fino a 95 anni, ( da non credere ) ma i suoi colori incominciano a diventare sporchi, perdono in luminosità, i tratti sono insicuri e tremanti, il colore lascia gocce... ed il maestro si arrende!

Si arrende al colore, quando ormai i suoi occhi sono stanchi, sono annebbiati, quasi non ci vede più. La sua mano è ancora più tremante e tutto diventa flebile, insicuro.
Ma  non alla vita!
Egli dipinge ancora con la testa, ripercorre tutta la sua vita nei colori, lo si sente spesso parlare delle sue mostre, dei suoi amici pittori, mi sprona ancora coi suoi consigli, ed inoltre  freddo, distaccato come è  sempre stato...nei sogni tribula ancora con i suoi verdi...il colore più difficile in assoluto.

Oggi il maestro Beretta ha 99 anni compiuti a gennaio scorso, è un piccolo-grande uomo di 45 kg., si è trasferito in un'altra via sempre ad Imbersago affinchè le figlie lo possano accudire con maggior facilità e presenza. Ripercorre continuamente passo dopo passo la stanza adibita a soggiorno, la mansarda posta al piano superiore è diventata la sua camminata invernale ripercorrendo il perimetro tantissime volte con le sue opere poste lungo le pareti che sua figlia ha definito sorridendo "la sua pinacoteca"...ed è qui che ho scattato alcune foto dei suoi lavori di qualche anno fa.  

Il suo studio che ora provvisoriamente è il mio studio, conserva ancora la sua presenza e tra  le essenze dei colori e gli odori dei solventi ho immagini ben presenti del nostro trascorso con la nostra pittura che tanto ci dona, ma tanto ci prende.

La Sua voce, e non solo,  è dentro di me e credo che ci resterà per sempre.



CON IL MAESTRO e le FIGLIE ANNAMARIA ED ELENA durante la mia personale COLORI IN CONCERTO - a Merate - anno 2005 (il maestro ha 94 anni)



AL MAESTRO ARNALDO BERETTA
CHE MI HA ILLUMINATA NELL'ARTE PULITA E DI AMORE,
REGALO PARTE "DEL MIO CUORE"

CARLA

(anche se lei maestro mi diceva spesso che sapevo già dipingere, forse se non fosse stato per lei, non avrei ripreso...o forse si...non so...comunque è stato importante che lo abbia fatto spronata nel vedere lei dipingere).   


Durante la personale : TRA TERRA E CIELO presso CA' MURNE' A CASSINA FRA MARTINO - MERATE - anno 2007 (pensate...96 anni!) ed io ad occhi chiusi....:-)


VI ASPETTO ALLA PROSSIMA PAGINA...
Una lunga carellata di opere dedicate a Milano e la zona Navigli. 

13 commenti:

  1. oooh L'AMORE!
    Signora Carla grazie!!!, un inizio di giornata brillante e solare, mi vorrei congratulare con il M° Beretta raffinato interprete del paesaggio naturale e dei luoghi a lui cari della vecchia Milano e della Milano scomparsa.
    Onorata della Sua conoscenza, cordialmente

    Simona

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  2. Scopelliti16/02/10, 09:11

    Mi aspetto di vedere dipinti esaltanti poichè il preludio è molto interessante.
    Saluti
    Scopelliti

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  3. Un uomo dalle mille qualità, un maestro super...
    vivremo dei giorni di alta cultura. Grazie Carla, sempre così generosa e imprevedibile.
    Negri C

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  4. Una forza da passione. Quando si povra ancora passione si è vivi.
    Franca
    aspetto di vedere le opere del maestro

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  5. E' un uomo giovane di spirito! ...e quelle ciliegie sembrano dirmi: mangiami!!!
    INCANTEVOLE, PROPRIO BELLO.

    Non vedo l'ora di vederne altre.

    a prestissimo
    Sofia

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  6. I Vostri scritti saranno dei "regaloni" per il maaestro.
    Ne gioirà come un bimbo...lo conosco...e penso che gli si inumidiranno gli occhi (che ora sembrano un occhiello di rammendo)tanto sono piccoli e quasi chiusi.
    Grazie veramente e seguite ancora...le prossime pagine.

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  7. Io non nascondo di essermi commossa, grazie Carla per questa pagina di alta poesia. Maestro Beretta un abbraccio da parte mia e grazie per aver plasmato questa ragazza con tanto amore.

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  8. E' bello leggere la presentazione di questo grande artista del primo novecento, risaltano le sue doti artistiche e umane...un'amore infinito per l'arte, un'amore che pulsa in ogni secondo della giornata, ed proprio questo amore e i ricordi che gli danno la forza di vivere, gioire, soffrire, amare, ridere, piangere.
    I colori, i pennelli, la natura, i paesaggi, la sua Milano ecc. sono e saranno sempre il suo pane quotidiano.
    Congratulazioni Carissimo Signor Arnaldo Beretta perché come un abilissimo Cavaliere ha trionfato propagando questa virtù meravigliosa;ha raggiunto vette altissime, è riuscito superlativamente ed amorevolmente con i suoi insegnamenti ad avvicinare e spronare diversi giovani al mondo artistico.
    Grazie per tutta la sua umiltà,
    grazie per la sua serietà ed onestà,
    grazie e ancora mille grazie!!!
    Grazie anche alla meteorite Carla, ma se non fosse stato per il Maestro Beretta forse anche tutti noi non l'avremmo conosciuta.
    Buona notte.

    Albertina P.

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  9. Grazie a te Nina, per le tue parole. Riferirò al maestro ..ne sarà felice.
    ...e grazie della ragazza..ahahah
    ciaoooooooo

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  10. Albertina e grazie a Lei...per il Suo stupendo commento.
    Per quel che mi riguarda penso che la pittura sia dentro di me...e probabilmente avrei ripreso lo stesso a dipingere con gli impegni familiari un pochino rallentati (figli cresciuti), ma comunque sia...il mio percorso mi ha beneficiato di questo bellissimo incontro.
    Grazie ancora Albertina...e le assicuro che se seguirà le ulteriore pagine, non ne rsterà delusa.
    salutoni!
    Carla

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  11. Bellissime opere, quello che si dice: "Una vita per l'arte" mi sono piaciuti molto gli studi sul Parmigiani e le nature morte.

    un caro e sincero saluto al maestro...

    Laura Nouvelles Coleurs :-)

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  12. Grazie Laura...è vero...una vita per l'arte...ma tu ne sai qualcosa!
    Grazie Marina...è la sua storia, ma molto molto tagliata...

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